Catasto: individuati 570mila immobili fantasma
Sono stati presentati nei giorni scorsi dal Direttore dell’Agenzia del Territorio, dott.ssa Gabriella Alemanno, i risultati dell’attività di identificazione dei fabbricati che non risultano dichiarati al Catasto, denominati anche “immobili fantasma”, condotta su tutto il territorio nazionale, con l’esclusione delle Province di Trento e Bolzano.
Tale attività è prevista dall’articolo 2, comma 36, del D.L. 3 ottobre 2006, n. 262, convertito, con modificazioni, dalla L. 24 novembre 2006, n. 286.
L’indagine si è svolta attraverso un processo articolato e complesso, che è partito dalla sovrapposizione delle ortofoto digitali ad alta risoluzione alla cartografia catastale gestita dall’Agenzia. Successivamente sono state eseguite ulteriori verifiche negli archivi censuari, che hanno consentito l’individuazione delle particelle del Catasto Terreni, sulle quali sono risultati presenti immobili non dichiarati al Catasto.
La verifica, condotta nel corrente anno su 24 province, pari a circa il 25% della penisola, ha concluso una indagine conoscitiva che ha consentito l’individuazione di altri 570.000 immobili, che si aggiungono a 1.500.000 già identificati nel precedente biennio.
L’attività di accertamento, già avviata nel 2008, tuttora in corso, è stata completata, ad oggi, per circa il 30% delle particelle e ha portato all’accatastamento di oltre 270.000 unità immobiliari, a cui corrisponde un incremento di rendita catastale di 145 milioni di euro.
A tale risultato, se ne aggiungono altre 147.000, a seguito di adempimenti spontanei, che hanno reso possibile la determinazione di ulteriori 47 milioni di euro di rendita catastale.
Le tipologie di immobili accatastati sono prevalentemente rappresentate da abitazioni (33%) e da magazzini o garage (51%).
Tali operazioni hanno permesso di aggiornare le banche dati catastali e di fornire la base imponibile relativa alle diverse tipologie di tributi che incidono sugli immobili.
Fonte: Agenzia del Territorio
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