Campania, sospese le demolizioni fino a fine 2011
Durante la seduta dell’11 febbraio le Commissioni Bilancio e Affari Costituzionali hanno approvato l’emendamento che sospende fino al 31 dicembre 2011, le demolizioni, disposte a seguito di sentenza penale, di immobili siti nel territorio della Regione Campania, destinati esclusivamente a prima abitazione e stabilmente occupati da soggetti sforniti di altra risorsa abitativa.
Il procedimento di demolizione – si legge nel testo approvato – è comunque differito a una data successiva al 31 dicembre 2011 anche nel caso in cui sia stata accertata la violazione di vincoli paesaggistici previsti dalla normativa nazionale vigente alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto-legge, salvo che prima del 31 dicembre 2011 sia stato concluso il procedimento di adozione del nuovo piano paesaggistico in esito alle operazioni di ricognizione.
“La Regione Campania, ha dichiarato l’Assessore Marcello Taglialatela, nel mese di dicembre ha assunto l’impegno di redigere i nuovi piani paesistici ed è quindi, opportuna e consequenziale, la decisione di sospendere gli abbattimenti fino alla redazione dei nuovi vincoli paesistici e comunque non oltre il 31 dicembre 2011.
Insieme all’approvazione del nuovo Piano Casa ed all’approvazione dei nuovi bandi per la realizzazione di nuova edilizia sociale la sospensione degli abbattimenti è il risultato positivo che Regione Campania e Governo portano all’attenzione dei cittadini”.
Non si sono fatte attendere le critiche sul provvedimento da parte delle associazioni ambientaliste.
Questo provvedimento è indecente, uno schiaffo alla lotta contro l’abusivismo che – come Sarno e Ischia insegnano – mina la sicurezza del territorio e mette a rischio la vita delle persone. Bloccare le ruspe per legge quando per anni, tra il silenzio della politica, si e’ permesso di tutto e’ il segnale peggiore che si possa dare ai cittadini onesti e l’ ennesimo favore alle betoniere dei clan ”.
In una nota Michele Buonomo commenta l’approvazione nel decreto Milleproroghe dell’emendamento che blocca le demolizioni di abusi edilizi in Campania.
“In una regione come la Campania, dove un terzo delle case degli ultimi dieci anni è abusivo, dove questa situazione ha già provocato decine di morti e dove il business del cemento illegale è saldamente nelle mani della camorra, norme così hanno un effetto devastante. Oggi il centrodestra tiene fede alle promesse scellerate fatte in campagna elettorale in Campania e per legge blocca il lavoro di tanti magistrati che in questi anni avevano riaperto una stagione di legalità contro la ‘cemento connection’. Per decreto i tanti ‘Cettolaqualunque’ del Parlamento benedicono gli affaristi del cemento e lanciano un pessimo messaggio per il territorio e la sicurezza dei cittadini”.
Fonti: Senato della Repubblica, Regione Campania e Legambiente
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