Campania, abusi edilizi: nuova disciplina su sanatorie e vincoli

Quando si parla di condoni e sanatorie in edilizia la polemica è sempre in agguato: un tema delicato che ritorna all’ordine del giorno mediante la legge n. 16/2014 della Regione Campania, all’interno della quale viene disciplinato in maniera elastica (all’interno del territorio regionale) il procedimento di condono edilizio. Addirittura viene prevista una autocertificazione anche per gli abusi edilizi compiuti in zone con vincoli, purché i suddetti vincoli non siano di inedificabilità assoluta.

All’interno del provvedimento è poi inserita un’altra rilevante previsione legislativa che contribuisce a spostare dal 31 dicembre 2006 al 31 dicembre 2015 il termine per definire le domande di sanatoria presentate in nel territorio regionale secondo le vecchie discipline emanate nel 1985 e nel 1994. Nel territorio campano il parere della Sovrintendenza per gli abusi oggetto di sanatoria (dichiarati entro la data del 10 dicembre 2004) non sarà necessario qualora il divieto assoluto di edificazione risulti successivo all’epoca in cui l’abuso è stato effettivamente compiuto.

Tale slittamento rende di fatto possibile l’esame di alcune pratiche in materia di abusi edilizi che erano state a suo tempo bloccate dalla sentenza 49/2006 della Corte Costituzionale (con la quale erano state dichiarate illegittime alcune importanti disposizioni che disciplinavano il condono nel territorio campano).

Attraverso questo provvedimento in Campania viene ampliata sensibilmente l’area degli interventi nelle zone definite inedificabili: viene consentita la sanatoria mediante autodichiarazione nei casi in cui il suddetto vincolo sia derogabile dall’autorità preposta alla sua tutela.

Un alleggerimento (o sarebbe meglio dire elasticizzazione) dei vincoli che contribuisce ad anticipare le novità contenute all’interno del Decreto Sblocca-Italia (che la settimana prossima sarà condotto all’emanazione in Consiglio dei Ministri) con riferimento alla modifica nei rapporti con le Sovrintendenze: a partire da questo momento, in Campania, la necessità di una autorizzazione ambientale viene delimitata soltanto alle aree gravate da vincoli di inedificabilità assoluta.

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