Calcolo soglia di anomalia: il meccanismo del taglio delle ali
La recente sentenza del TAR Piemonte, sez. II, 8 marzo 2017 n. 327 tocca la rilevante materia afferente al calcolo della soglia di anomalia nell’ambito dei contratti pubblici. Al di là dei noti dubbi interpretativi sui singoli sotto-criteri, i giudici amministrativi piemontesi rilevano che il meccanismo escogitato dal nuovo codice degli appalti per evitare una predeterminabilità a priori della soglia di esclusione automatica (allo scopo di far cessare il fenomeno delle “cordate” nelle gare, finalizzato ad influenzare tale soglia, e perciò la natura “criminogena” dell’esclusione automatica medesima), è, escluso tale unico obiettivo, indubbiamente raggiunto, per il resto totalmente irrazionale.
Ecco cosa afferma il TAR: “Il mero sorteggio di uno qualunque degli altri criteri di possibile calcolo della soglia di anomalia avrebbe condotto ad esiti della gara anche radicalmente diversi.
“A mero titolo esemplificativo, applicando il criterio di calcolo di cui alla lett. a) dell’art. 97 la soglia di anomalia sarebbe stata pari al 25,9029%, con vittoria della concorrente […], che ha offerto un ribasso del 25,853%; applicando il criterio di calcolo di cui alla lett. c) la soglia di anomalia si sarebbe attestata al 28,884%, con vittoria della concorrente […], che ha offerto un ribasso del 26,883%; applicando il criterio di cui alla lett d) la soglia di anomalia si abbasserebbe drasticamente al 19,256%, con vittoria della concorrente […] che si colloca, con il 15,607%, addirittura in “un’ala” dei valori di ribasso.
“Appare quindi arduo individuare una logica di sistema della disposizione, nel suo confronto con la realtà di una gara, risultando pienamente rispettato il solo criterio dell’imprevedibilità dell’esito, con dubbio sacrificio di ogni altro valore (la soglia di anomalia dovrebbe correlarsi ad una ragionevole affidabilità dell’offerta, garantendo nel contempo all’amministrazione il miglior risultato economico possibile): la soglia di anomalia non sembra in questo contesto indice di alcun significato economico inerente le offerte, visto che può spaziare indifferentemente da più del 28% a poco meno del 20%, in un contesto ove i ribassi si sono attestati tra il 15% e il 32%, con l’effetto che quasi tutte o quasi nessuna delle offerte ammesse potrebbero essere qualificate “anomale” nella stessa gara a seconda del criterio sorteggiato”.
Per semplificare e velocizzare il corretto calcolo delle offerte anomale Maggioli Editore presenta l’applicativo per il calcolo delle offerte anomale negli appalti: il software curato da Danilo Anania, è finalizzato a semplificare il calcolo in applicazione della nuova disciplina prevista dall’art. 97 del Codice dei contratti pubblici di cui al d.lgs. 18 aprile 2016 n. 50 ed ha il pregio di consentire un’agevole ed immediata determinazione della soglia di anomalia, sia nel caso di verifica in contraddittorio, sia nell’ipotesi di applicazione dell’esclusione automatica, semplificando e accelerando la procedura di aggiudicazione.
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