Bonus edilizi, stop alle cessioni multiple dei crediti fiscali
Si è così stabilito un massimo di tre cessioni per un credito fiscale tra soggetti vigilati ex articolo 106 del Tub, come banche e intermediari, e poi società dei gruppi bancari e assicurazioni.
Il Consiglio dei Ministri n. 62/2022 del 18 febbraio ha approvato un decreto legge che introduce misure urgenti per il contrasto alle frodi in materia edilizia e sull’elettricità prodotta da impianti da fonti rinnovabili.
La cessione del credito
“Il provvedimento – si legge nel comunicato stampa del Governo – interviene per sbloccare il processo di cessione del credito dei bonus edilizi che ha subìto un rallentamento a seguito delle indagini in corso. La disposizione prevede che sarà possibile cedere il credito per tre volte e solo in favore di banche, imprese di assicurazione e intermediari finanziari e che lo stesso non possa formare oggetto di cessioni parziali successivamente alla prima comunicazione dell’opzione all’Agenzia delle Entrate. A tal fine viene introdotto un codice identificativo univoco del credito ceduto per consentire la tracciabilità delle cessioni“.
“Sul superbonus il governo è intervenuto, diciamo così in modo rozzo con il blocco delle cessioni – ha spiegato il ministro Giorgetti durante il question time del 17/2 al Senato -. Credo che a questo problema che ha creato oggettivamente una situazione di blocco e grave tensione nel settore si rimedierà a brevissimo con un provvedimento di urgenza, che contemplerà però anche altre misure credo per formalizzare l’attività economica legata all’edilizia e al superbonus comprese, credo di poter anticipare, anche nuovi strumenti sanzionatori per reprimere ed evitare che succeda ancora“.
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