Bolzano: permuta Stato-provincia su aree militari dismesse
Dopo l’intesa politica raggiunta tra la Presidenza della Provincia e il Ministero della Difesa, l’Ufficio estimo provinciale ha esaminato le superfici militari dismesse dallo Stato per fissarne il controvalore.
Parallelamente la Ripartizione provinciale edilizia tecnica ha definito i costi necessari per la realizzazione degli alloggi per il personale militare di stanza in Alto Adige, che lo Stato si attende come contropartita dalla Provincia.
Lavori di costruzione di abitazioni ma anche interventi di risanamento di immobili già esistenti. Nel quadro del primo accordo tra le parti sono già passate alla Provincia le caserme Verdone a Varna, Mercanti ad Appiano e la Schenoni a Bressanone.
La seconda intesa Stato-Provincia riguarda invece il passaggio delle caserme Rossi di Merano (un’area molto vasta) e la parte di superficie della caserma Reatto di Bressanone ancora di proprietà statale.
“Immobili che spesso sono ubicati anche in una zona centrale della singola località“, osserva l’assessore provinciale al patrimonio e lavori pubblici Florian Mussner. Una volta acquisita l’area, si tratta di deciderne la destinazione, considerando come detto che in molti casi ci si trova in presenza di superfici militari molto ampie. La decisione viene presa dopo aver consultato anche i Comuni interessati.
I vantaggi sono chiari: “La pianificazione urbanistica non viene più influenzata da corpi estranei al paesaggio, la presenza dei militari si riduce e lo sviluppo urbanistico della località può proseguire senza necessità di nuovi espropri”, ricorda Durnwalder.
I due programmi si concluderanno nel giro di 5-6 anni. La Provincia coordina la ristrutturazione di abitazioni dell’Esercito nei comuni di Bolzano, Dobbiaco, San Candido, Bressanone, Merano e Vipiteno.
“Interventi che per l’80% abbiamo già ultimato”, precisa l’assessore Mussner. A Bolzano, inoltre, verranno costruiti due edifici abitativi per militari in via Resia, sarà risanato l’immobile sede del comando delle Truppe alpine e si concluderà anche il progetto di sistemazione della caserma Vittorio Veneto – con una spesa di 15 milioni di euro – per l’alloggiamento del personale militare. “Tutti questi lavori sono attualmente in fase di progettazione”, spiega ancora Mussner.
Nello stesso ordine di grandezza sono stimati i costi per gli interventi di costruzione di due palazzine di abitazione e per il risanamento della caserma “Menini de Caroli” di Vipiteno, per la costruzione di alloggiamenti per i soldati nella caserma “Polonio” di Merano e per la realizzazione di abitazioni militari sull’area della caserma “Battisti” sempre a Merano. Anche questi interventi sono in fase di pianificazione ad opera della Provincia.
A breve invece sarà completata la ristrutturazione della mensa ufficiali “Villa Kössler” a Merano, mentre i lavori di costruzione di alloggiamenti militari nella “Villa Außerer” a Siusi e a Corvara sono in fase di appalto con specifico bando.
“Con circa 8 milioni di euro di contributo provinciale verranno poi costruite due palazzine di abitazione per le famiglie dei soldati sull’areale della caserma Schenoni di Bressanone e con un finanziamento quasi analogo è prevista la realizzazione di alloggi di servizio per il personale militare nella caserma Lugramani di Brunico”, spiega l’assessore Mussner. I due progetti sono in fase di stesura al pari di un nuovo poligono sull’area dell’ex deposito di munizioni a Caldaro.
Fonte: www.provincia.bz.it
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