Appalti, rilascio più semplice del CIG per i micro contratti

Dal 2 maggio scorso è disponibile, nell’area servizi del portale dell’Autorità per la Vigilanza sui Contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, la nuova procedura semplificata per il rilascio del CIG (Codice Identificativo Gara) applicabile esclusivamente alle seguenti fattispecie contrattuali:

a) contratti di lavori di importo inferiore a € 40.000, ovvero contratti di servizi e forniture di importo inferiore a € 20.000, affidati ai sensi dell’art. 125 del Dlgs 163/2006 (Codice) o mediante procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando;

b) contratti di cui agli articoli 16, 17 e 18 del Codice, indipendentemente dall’importo;

c) altri contratti  esclusi in tutto o in parte dall’ambito di applicazione del Codice fino ad un importo di € 150.000;

d) contratti affidati direttamente da un ente aggiudicatore o da un concessionario di lavori pubblici ad imprese collegate, ai sensi, rispettivamente, degli articoli 218 e 149 del Codice.

Per tali fattispecie sono previste due modalità di rilascio semplificato del codice CIG:

1) la prima modalità consente di acquisire il CIG a fronte dell’immissione di un numero ridotto  di  informazioni;
2) la seconda modalità prevede la possibilità di richiedere fino a due carnet di CIG con validità limitata nel tempo. La scadenza del carnet è fissata in 90 giorni dalla data del rilascio. Ogni carnet contiene 50 CIG che la stazione appaltante potrà utilizzare immediatamente, fermo restando l’obbligo di comunicare tutte le informazioni a corredo di ciascun CIG entro e non oltre 30 giorni dalla data di scadenza del carnet. La trasmissione dei dati richiesti per ciascun CIG, è condizione necessaria per il rilascio di nuovi carnet.

Ad esito della richiesta di generazione di un carnet il sistema trasmette al richiedente, via posta elettronica certificata, un documento in formato PDF che riporta la data di generazione del carnet, il responsabile del procedimento assegnatario, l’elenco dei CIG che compongono il carnet e la data di scadenza del carnet entro la quale i CIG possono essere utilizzati. Il responsabile di procedimento potrà disporre di un massimo di due carnet contemporaneamente attivi per ciascun centro di costo di stazione appaltante presso il quale opera.

L’utilizzo dei carnet non esclude la possibilità di acquisire parallelamente singoli CIG semplificati .

L’accesso al sistema per la richiesta del CIG semplificato, del carnet di CIG o per la rendicontazione dei dati del carnet di CIG sarà consentito a tutti gli utenti già abilitati al sistema SIMOG.

I nuovi utenti dovranno invece registrarsi con le consuete modalità di registrazione all’indirizzo http://anagrafe.avcp.it.

“L’entrata in vigore delle nuove norme in materia di tracciabilità dei flussi finanziari ha portato alla luce aspetti inimmaginabili per il mondo degli appalti pubblici: le Stazioni appaltanti che in 5 mesi hanno attivato un canale informativo con l’Autorità sono passate da 17mila a 27mila e sono stati censiti 1.700.000 contratti per un valore economico di oltre 185miliardi di euro”. Lo ha dichiarato oggi Giuseppe Brienza, Presidente dell’Avcp, a margine della presentazione del volume ‘Le gare pubbliche: il futuro di un modello’, Editoriale Scientifica, a cura di Gian Domenico Comporti.

“Fino al novembre del 2010 – ha spiegato Brienza – il mercato dei contratti di lavori di importo inferiore a 40mila euro e di quelli per servizi e forniture inferiori ai 20mila euro, la così detta micro contrattualistica, era noto all’AVCP esclusivamente per le fattispecie che riguardavano procedure di scelta del contraente sottoposte a vigilanza. In poco più di 5 mesi  nel periodo compreso tra il 13 novembre 2010 – data di entrata in vigore della norma che ha introdotto l’obbligo di richiesta del Codice Identificativo Gara (CIG) al fine della tracciabilità dei flussi finanziari – ed il 30 aprile 2011 l’AVCP ha registrato circa 10mila nuove Stazioni appaltanti il cui numero complessivo è passato da circa 17mila ad oltre 27 mila. Si tratta di fatto di soggetti – ha precisato il Presidente – che, pur affidando contratti pubblici con una certa regolarità, non avevano precedentemente attivato alcun canale informativo con l’Autorità“.

Entrando nello specifico il Presidente dell’Avcp ha poi spiegato che “nello stesso periodo l’Autorità ha censito, mediante il rilascio del CIG, più di 1milione e 700mila contratti, per un valore economico di oltre 185miliardi di euro. Rispetto alla media di quasi 14mila CIG al mese rilasciati nel corso dell’anno solare precedente, a marzo 2011 sono stati rilasciati oltre mezzo milione di CIG”.

Brienza ha precisato però che si deve tenere conto del fatto che sia il dato numerico che quello economico sono, per così dire, “inquinati” dall’efficacia retroattiva delle disposizioni di cui alla legge 136/2010. La richiesta di un numero così elevato di CIG trova spiegazione anche nella necessità di richiedere il codice per tutti i contratti stipulati prima del 7 settembre 2010 e non esauriti, cioè idonei a produrre effetti anche dopo il 18 giugno 2011, termine del periodo transitorio.

Limitando il campo di osservazione alla sola micro contrattualistica Brienza ha evidenziato che “tali contratti rappresentano in termini numerici oltre l’80% degli affidamenti registrati presso l’Avcp, mentre in termini economici raggiungono un importo inferiore al 3% del totale. Sulla base di questa osservazione, e tenuto conto dello sforzo che l’Autorità ha dovuto compiere per garantire la fruibilità e l’efficacia dei sistemi, messi a dura prova da un numero di transazioni inimmaginabile fino a poco tempo fa, si è ritenuto opportuno semplificare gli oneri posti in capo alle Stazioni appaltanti, con l’obiettivo di ridurre il tempo tecnico necessario per acquisire un CIG immediatamente utilizzabile nei contratti e nei mandati di pagamento“.

“Nella sua prima settimana di vita – ha concluso poi il Presidente dell’Avcp, Giuseppe Brienza – il sistema di rilascio di CIG semplificati ha rilasciato circa 20mila singoli codici e 750 carnet”.

 Fonte: Avcp

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