Appalti, l’Aniem lancia l’allarme sul blocco dei pagamenti

Stazioni appaltanti ferme coi pagamenti, in un periodi di crisi in cui i danni causati dallo stallo in cui giace il settore ammontano a 450 milioni di euro. A lanciare l’allarme è l’Aniem, l’Associazione nazionale delle pmi edili aderente a Confapi, che denuncia la grave situazione causatasi a seguito della poca chiarezza sulla tracciabilità dei flussi finanziari del piano straordinario contro le mafie (art.3 Legge 136/2010).

 Secondo il Presidente Dino Piacentini “le stazioni appaltanti non possono più attendere nel dare indicazioni agli appaltatori e i subappaltatori. Ci vengono segnalati blocchi dei pagamenti e dilazioni nella firma dei contratti e dei subcontratti (anche relativi a forniture) in tutta Italia”. E aggiunge: “E’ necessaria e urgente una circolare dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici che contenga linee guida operative”.

 L’Aniem, che ha partecipato ieri a una riunione sul tema, a cui erano presenti i rappresentanti delle imprese del settore, auspica comunque un intervento normativo che introduca una disciplina transitoria, in grado di dare respiro alle stazioni appaltanti e alle imprese.

“In questo modo, commenta Piacentini, si favorirebbe un’applicazione graduale delle nuove disposizioni”. E aggiunge: “Le imprese sono allo sbando, nell’incertezza più assoluta. In assenza di urgenti criteri applicativi si rischia la paralisi di un intero sistema economico, che si riflette inevitabilmente su occupazione e legalità”.

Fonte: Aniem

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