Appalti di lavori, aggiudicazioni in calo: per i Comuni calo del 37%
Il comparto delle aggiudicazioni chiude l’anno con segni negativi (come il comparto degli appalti pubblici di lavori)
Secondo i dati forniti dal CRESME Europa Servizi, relativi agli affidamenti dal valore superiore al milione, la crescita dei bandi rilevata nel 2015 non ha dato una spinta ai cantieri edili appaltati lo scorso anno.
Nel corso dell’ultimo anno sono state assegnate complessivamente 1781 opere per un valore di 14,408 miliardi. Nel confronto con il 2015 il numero di aggiudicazioni perde il 24,8% mentre gli importi registrano una flessione del 9,5 per cento.
Le Ferrovie, pur riducendo la quota di nuovi cantieri, si posizionano al primo posto tra gli enti con 117 affidamenti (-27%) per 2,809 miliardi (-16%).
E i Comuni? Le amministrazioni comunali, in testa per numero di avvisi (621, -37%) hanno assegnato interventi per 2,647 miliardi (-26%). Più dinamiche le aziende speciali che hanno appaltato 290 lavori (+2%) per 1,915 miliardi (+42%), le amministrazioni provinciali con 93 opere (+6,9%) per 433 milioni (+10,5%) e quelle regionali con 31 aggiudicazioni (+93%) per 523 milioni (+611%). Tra le grandi stazioni appaltanti rallenta l’Anas (protagonista invece del boom di nuove gare nel 2016) con 133 nuovi affidamenti (-20%) per 888,5 milioni (-40%). Meno cantieri (43, flessione del 24,6%) ma più ricchi (291 milioni, +55,9%) per l’edilizia abitativa mentre frena l’edilizia sanitaria con 92 aggiudicazioni (-39,5%) per 818 milioni (-8,2%).
Per quanto concerne le Regioni, la Lombardia guida la classifica per nuovi cantieri con 280 opere (-11,1%) per 1,564 miliardi (-30%).
La quota lavori più alta spetta però al Lazio con 2,724 miliardi (+156%) che beneficia della maxiaggiudicazione per l’autostrada Roma-Latina.
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