Autorizzazione paesaggistica semplificata, il via libera in Cdm

È giunto l’ok dal Consiglio dei ministri al regolamento che individua quali sono gli interventi che richiedono autorizzazione paesaggistica semplificata e quelli esclusi dalla procedura.

Il testo uscito dal Cdm di venerdì ha accolto i suggerimenti del Consiglio di Stato e le modifiche chieste dalle Commissioni parlamentari. Il testo uscito dal CdM non è ancora stato diffuso dal Mibact.

Il regolamento approvato indica anche gli interventi per cui il via libera paesaggistico può essere regolato tramite accordi di collaborazione tra il ministero, le regioni e gli enti locali.

Ammontano a 42 le tipologie di interventi ritenute di lieve impatto sul territorio, come gli interventi di efficientamento energetico e quelli antisismici, che richiederanno una procedura semplificata.

Sono invece 31 i piccoli interventi esonerati dall’autorizzazione paesaggistica, che non hanno rilevanza paesaggistica e che non comportano sostanziali modifiche agli edifici. Sono esentate dall’autorizzazione paesaggistica le opere interne che non alterano l’aspetto esteriore degli edifici e gli interventi che non cambiano il contesto e che rispettano le caratteristiche morfo-tipologiche, architettoniche, dei materiali e delle finiture esistenti, e i piani colore eventualmente vigenti.

Il regolamento contribuisce a semplificare le procedure per gli interventi di lieve entità, ai sensi dell’articolo 12 del decreto legge 31 maggio 2014, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2014, n. 106, come modificato dall’articolo 25 del decreto legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014, n. 164.

 

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