Il Consiglio di Stato ha chiarito che la legge Salva casa (L. 105/2024) si applica anche alle controversie pendenti, inclusi i casi di abusi edilizi ancora in fase di contestazione. Con la sentenza n. 7486 del 9 settembre 2024, il Consiglio di Stato ha esaminato un caso riguardante un mutamento di destinazione d’uso
Sanatoria
Sintesi delle principali novità contenute nella legge di conversione al vaglio del Parlamento che amplia lo spettro delle possibilità di sanatoria
La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 125 del 18 giugno 2024, ha segnato un punto cruciale nella normativa riguardante la sanatoria edilizia, depositando le motivazioni il 15 luglio 2024. Nel mirino della decisione vi è stata una specifica norma della Provincia autonoma di Trento, ritenuta non conforme alla Costituzione. Questo verdetto estende un principio fondamentale di equità su tutto il territorio nazionale, includendo le Regioni a statuto speciale: il requisito della doppia conformità urbanistico-edilizia
A fronte della proposizione di una domanda di risoluzione del contratto preliminare di vendita immobiliare per inadempimento del promittente alienante all’obbligo di sanare l’abuso correlato alla variazione della destinazione d’uso del bene, è necessario verificare, in base alle circostanze concrete desumibili dal quadro probatorio offerto, che le difformità riscontrate non siano in alcun modo sanabile. Lo stabilisce la Corte di Cassazione (Sez. II) con l' ordinanza del 03 aprile 2024, n. 8749.
La sentenza del TAR del Veneto, (Sez. II), sentenza del 21 maggio 2024, n. 1113 evidenzia una questione importante riguardante l'interpretazione e l'applicazione delle normative in materia di accessibilità per le persone disabili
Il cambio di destinazione d'uso a residenziale è sempre rilevante per il Consiglio di Stato, (Sez II), con la sentenza del 22 aprile 2024 n. 3645
La vicenda esaminata dal Consiglio di Stato, (Sez. II), sentenza del 22 aprile 2024 n. 3645 risponde alle seguenti domande se la mancanza di autorizzazione sismica/strutturale giustifica il rigetto della sanatoria edilizia ex art. 36 del dpr 380/2001 cui farebbe seguito l’ordine di demolizione?