Il Consiglio di Stato, (Sez. VI), con sentenza del 28 febbraio 2024, n. 1936 e i recenti orientamenti giurisprudenziali conformi, hanno stabilito che spetta al proprietario dell'immobile abusivo o al responsabile dell'abuso l'onere di provare il carattere risalente del manufatto, collocandone la realizzazione in epoca anteriore alla Legge Ponte n. 765/1967
Abusi edilizi
L’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, con la sentenza del 8 marzo 2024 n. 3, si è pronunciata su alcune questioni interpretative inerenti la c.d. fiscalizzazione dell’illecito edilizio con riferimento ad una fattispecie di ristrutturazione edilizia abusiva, ex art. 33, comma 2, del dpr 380/2001 (Testo unico edilizia)[1] in un fabbricato con destinazione abitativa
Nella recente sentenza del 14 febbraio 2024, n. 125, il TAR Lazio, Latina, (Sez. II), ha rilevato una situazione di conflitto di interesse rilevante, che avrebbe dovuto far scattare l’obbligo di astensione, dinanzi all’esistenza di un rapporto di grave inimicizia tra la suocera del geometra responsabile dell’ufficio tecnico comunale e i destinatari di un’ordinanza di demolizione per abusi edilizi
I presupposti della lottizzazione abusiva al centro della sentenza del TAR Lazio, Roma (Sez. II-quater) del 3 febbraio 2023, n.2117
Il Consiglio di Stato, (Sez. II), con la sentenza del 25 gennaio 2024 n. 806 prevede che l’ordine di demolizione e l’atto di acquisizione al patrimonio comunale di un’opera abusiva costituiscano due distinte sanzioni, ciascuna conseguente a distinti illeciti
Con prot. gen. 218 del 24/1/2024, la Procura della Repubblica di Bergamo ha emanato una direttiva rivolta agli enti e organi territorialmente competenti al controllo dell'abusivismo edilizio
Approfondimento sulla sentenza TAR Lazio, sez. II Quater, del 7 dicembre 2023, n. 18386