Il contributo concessorio inerente al rilascio del permesso di costruire è strettamente connesso all’attività di trasformazione del territorio e, quindi, ove tale circostanza non si verifichi, il relativo pagamento risulta privo della causa dell’originaria obbligazione di dare
Edilizia
La Corte Costituzionale ha recentemente ribadito la non fondatezza dell'indeducibilità dell'IMU sugli immobili strumentali dall'IRAP con la sentenza n. 171 del 29 ottobre 2024
Il Consiglio di Stato ha stabilito con la sentenza del 17 ottobre 2024, n. 8316, che la “piena conoscenza” necessaria per il termine di impugnazione (dies a quo), ai sensi dell'art. 41, comma 2, del Codice del processo amministrativo (c.p.a.), non va intesa come una completa comprensione dell’atto e delle sue motivazioni. È sufficiente, infatti, che il destinatario percepisca l’esistenza di un provvedimento amministrativo e la sua lesività per poter attivare il diritto di ricorso, garantendo così la certezza giuridica
La Corte di Cassazione (Sez. III pen.), con la sentenza n. 37948 del 16 ottobre 2024 ha sottolineato come, una volta che l'immobile diviene di proprietà del comune dopo i 90 giorni dalla notifica dell'ordine di demolizione senza che siano state eseguite le demolizioni richieste, eventuali permessi di costruire in sanatoria emessi successivamente non sono considerati legittimi
La sentenza del TAR Marche n. 809 del 18 ottobre 2024 stabilisce criteri chiari per differenziare gli interventi di demolizione e ricostruzione da quelli di nuova costruzione nel campo dell'edilizia e urbanistica. Questa distinzione è fondamentale per determinare il regime autorizzativo applicabile
Come è noto, l’art. 16, comma 1, del Testo Unico Edilizia prevede che «Salvo quanto disposto dall'articolo 17, comma 3, il rilascio del permesso di costruire comporta la corresponsione di un contributo commisurato all'incidenza degli oneri di urbanizzazione nonché al costo di costruzione, secondo le modalità indicate nel presente articolo»
Pubblicate le ordinanze interlocutorie della Corte di Cassazione, (Sezioni Unite Civili), del 15 ottobre 2024, nn. 26774 e 26776