L’approvazione degli strumenti urbanistici non è soggetta al rispetto del contraddittorio procedimentale. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato, (Sez. III), con la sentenza del 7 maggio 2024, n. 4085
Edilizia
Sentenza del Consiglio di Stato (Sez. III) del 7 maggio 2024 n. 4085 in materia di strumenti urbanistici e Piano di Governo del Territorio
La qualificazione degli interventi edilizi, anche ai fini dell’applicazione di una norma agevolativa nella fissazione del contributo di costruzione o della monetizzazione, non può che avvenire avendo riguardo alla totalità di un intervento, impedendo così suddivisioni meramente artificiose e mosse da una finalità sostanzialmente elusiva
Il Consiglio di Stato, (Sez. VI), con la sentenza 19 gennaio 2024, n. 638, riafferma che per stabilire se un manufatto necessiti del permesso di costruire occorre utilizzare il criterio funzionale e non quello strutturale. Nella specie,per individuare la natura precaria di un'opera, non assume rilievo che la stessa non sia stabilmente infissa al suolo (criterio strutturale), ma se sia realizzata per soddisfare esigenze non temporanee (criterio funzionale)
L'esperto risponde ad un quesito riguardante il contributo di costruzione alla luce di quanto previsto dal TAR Milano (Sez. IV) con la sentenza del maggio 2024, n. 1345
Pubblicato sul sito del Senato l’emendamento che differisce la scadenza inizialmente prevista per il 30 aprile
I contenuti del decreto interministeriali del 17 aprile 2024