Friuli: Lenna propone revisione per sghiamenti fiumi
"L’ordinaria manutenzione degli alvei fluviali può essere abbinata ad un sistema economico virtuoso che coniughi la sicurezza idraulica, che è di interesse della Regione, con la disponibilità degli operatori a recuperare gli inerti e derivarne profitto per le loro imprese".
E’ questa la proposta dell’assessore regionale all’Ambiente, Vanni Lenna, che ha incontrato ieri gli operatori del settore estrattivo in una prima riunione propositiva che aveva l’obiettivo di revisionare, in termini ambientali, le modalità di sghiaiamento dei fiumi.
"La consapevolezza della complessità della normativa che regola la materia mi ha portato a convocarvi", ha affermato Lenna, illustrando l’iniziativa ai cavatori dell’Alto Friuli presenti alla riunione.
Allo stato attuale, l’asporto di materiali ghiaiosi dai fiumi non rientra nelle attività estrattive ordinarie, ma si configura come un intervento di manutenzione, legato pertanto alle condizioni morfologiche dell’alveo. Questa limitazione comporta una serie di criticità nel rapporto tra la Regione, interessata alla sicurezza idraulica dei fiumi, e le imprese.
Le richieste di intervento di queste ultime riguardano in prevalenza siti geograficamente favorevoli e posizionati in luoghi di facile accesso, non lontani dagli impianti di lavorazione del materiale, ma trascurano quelle zone, soprattutto a monte, dove la necessità di sghiaiamento è più contingente. Inoltre, in generale, le richieste di autorizzazione sono diffuse e frammentarie, senza organicità, con episodi di sovrapposizione sullo stesso sito.
Guardando al modello austriaco, ora l’Amministrazione regionale ha proposto una suddivisione dei corsi d’acqua per lotti, all’interno dei quali possano operare le singole imprese o forme consortili: si tratta di una formula del tutto innovativa per il Friuli Venezia Giulia che porterebbe "gli imprenditori a divenire dei partner della pubblica amministrazione".
Inoltre, la Regione si impegna a rivedere la normativa, rendendola la procedura più semplice e chiara, anche nella definizione delle aree in cui intervenire. "I lotti per salvaguardare i nostri fiumi – ha spiegato Lenna – dovranno comprendere aree favorevoli associate ad aree meno agevoli, per compensazione".
Fonte: www.regione.fvg.it
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