Friuli: viabilità, ambiente e beni culturali
Viabilità
La Regione interverrà, attraverso la Società Friuli Venezia Giulia Strade, per risolvere la situazione di grave insicurezza in cui versa la strada regionale 552 del Passo Rest nei comuni di Tramonti di Sopra e di Sotto.
L’annuncio dell’assessore alle Infrastrutture, Riccardo Riccardi, giunge al termine del sopralluogo effettuato assieme al vicepresidente, Luca Ciriani, nei pressi del nuovo ponte sul torrente Vielia crollato durante il collaudo nel 2004 sotto il peso di tre autocarri carichi di ghiaia fermi al centro della campata per verificare la stabilità della struttura.
"Non possiamo permettere che dal 2004 non sia ancora risolto il problema – ha affermato Riccardi -. Per questo, Fvg Strade interverrà con una procedura d’urgenza nei confronti della Provincia di Pordenone, che è la stazione appaltante, consentendo attraverso un trasferimento di circa 500 mila euro di mettere in sicurezza la strada e ripristinare le condizioni di viabilità".
La procedura permetterà di sbloccare anche il contenzioso aperto tra la Provincia e l’impresa che realizza i lavori, sospesi dopo il crollo del nuovo ponte in ferro e cemento che avrebbe dovuto affiancare il vecchio risalente al 1400.
Resta ancora aperta, invece, la partita con l’Anas, che al tempo dell’evento aveva competenza sulla strada (inizia a Priuso in provincia di Udine e termina a Sequals in provincia di Pordenone), poi trasferita alla Regione dal 1 gennaio 2008.
"Assieme all’onorevole Manlio Contento apriremo il tavolo con l’Anas – ha affermato Riccardi – per chiedere le risorse necessarie a coprire il costo degli interventi".
Prima di giungere nei pressi del crollo del ponte sul Vielia, Riccardi ha effettuato un sopralluogo anche al primo lotto dei lavori di sistemazione della strada 552 appena conclusi sotto la direzione di Fvg Strade e che hanno permesso l’allargamento del sedime stradale in località Redona.
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Ambiente e urbanistica
"L’ambiente deve essere vissuto come un’opportunità. Le norme di vincolo esistenti in tale materia, provenienti dall’adeguamento alle direttive europee, invece di semplificare la vita agli imprenditori, spesso la complicano. Non sempre è facile introdurre regole più snelle, ma cercheremo di rendere tale impatto sempre meno forte, dando così una maggiore tranquillità a chi lavora".
Lo ha affermato l’assessore all’Ambiente del Friuli Venezia Giulia, Vanni Lenna, che ha incontrato ieri sera nel capoluogo friulano il comitato di presidenza dell’Assindustria di Udine. Il meeting conoscitivo, nel corso del quale gli industriali hanno richiamato l’attenzione sulle problematiche da loro più sentite, ha fornito a Lenna l’opportunità di illustrare le linee guida che la sua direzione intende perseguire.
In merito alla questione dei rifiuti, è stata così evidenziata la necessità di riflettere su una nuova strategia e sulle conseguenti scelte da effettuare. "Dobbiamo smettere di fare i camini per gli inceneritori e buche sul territorio per le discariche. I rifiuti – ha spiegato l’assessore – rappresentano una sfida. In Europa e nel mondo si adottano nuove tecnologie per produrre energia e non vedo il perché non si possa fare qualcosa di simile anche nella nostra regione". In prospettiva del nuovo piano dei rifiuti che la nuova Giunta regionale intende adottare, si svolgerà in autunno su tale questione un convegno di tre giorni, al quale parteciperanno gli operatori del settore ed i professionisti.
Il confronto con gli imprenditori ha poi riguardato il tema delle infrastrutture e dell’urbanistica. "Bisogna pensare ad una legge urbanistica innovativa. La legge 5/07 verrà, nel suo complesso, abrogata e rifatta. Non si può, infatti, pensare che la Regione continui ad erogare in tale materia fondi ai Comuni. Non ci sono più risorse disponibili. L’orientamento della Giunta va in direzione dell’introduzione dell’interesse privato nello sviluppo del territorio", ha spiegato Lenna, invitando così gli imprenditori a presentare delle "proposte serie".
I rappresentanti dell’Assindustria, primi fra tutti il presidente Adriano Luci, i vicepresidenti Giampietro Benedetti, Marco Bruseschi e Marina Pittini, hanno formulato all’assessore la richiesta di snellire e semplificare le varie procedure burocratiche, portando testimonianze dirette di prassi efficienti esistenti all’estero.
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Beni culturali
Il compiacimento della Regione per l’avvenuto restauro degli altari e della cripta della Cattedrale di Udine è stato espresso dall’assessore regionale all’Istruzione, Cultura, Sport e Pace, Roberto Molinaro, intervenuto alla presentazione dei lavori eseguiti, nel corso di una cerimonia che si inserisce nei festeggiamenti per la ricorrenza dei Santi Patroni di Udine, Ermacora e Fortunato.
Alla presenza degli arcivescovi, monsignor Pietro Brollo e Alfredo Battisti, e del sindaco, Furio Honsell, sono stati dettagliatamente illustrati gli interventi di carattere conservativo che hanno riportato all’antico splendore i due monumentali altari del presbitero, realizzati nel ‘700 da Giuseppe Pozzo, dedicati al nome di Cristo e al nome di Maria, costituiti da marmi bianchi di Carrara e da brecce di marmo colorato.
Sono stati illustrati i lavori per facilitare l’accesso alla cripta, finanziati dalla Regione, per creare, all’interno della cattedrale, un percorso che congiunga la parte medioevale del museo diocesano con le sale dedicate al settecento, dove saranno esposte le dotazioni liturgiche.
E’ stato restaurato pure il monumentale portone d’ingresso della cattedrale.
"La conclusione del restauro – ha detto Molinaro – costituisce sempre un momento importante, nel quale la comunità si riappropria di beni, in questo caso ecclesiastici, che rappresentano il modo di essere della nostra gente".
Molinaro ha elogiato l’impegno della Parrocchia nel seguire e far portare a termine i delicati lavori, e ha colto l’occasione per soffermarsi sull’opera svolta dai due arcivescovi, Brollo e Battisti, da sempre in prima linea per il recupero dei beni culturali, a partire dall’epoca della ricostruzione dal terremoto del Friuli.
"Essi hanno accompagnato – ha concluso l’assessore – un percorso di speranza che continua a sostenere la nostra realtà, e dà forza a coloro che vogliono essere ancorati alle proprie radici storiche".
I lavori eseguiti nella Cattedrale erano stati spiegati dall’arciprete, monsignor Luciano Nobile, e dai restauratori.
Fonte: www.regione.fvg.it
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