Emilia Romagna, oltre 20 milioni per la Casa
Oltre 20 milioni di euro per il sostegno all’affitto delle famiglie economicamente disagiate dell’Emilia-Romagna. Lo ha stabilito la Giunta regionale, nel corso dell’ultima seduta, che punta con il provvedimento ad aiutare le famiglie che fatichino a pagare il canone di alloggi presi in affitto sul mercato abitativo.
Le risorse saranno ripartite tra i Comuni emiliano-romagnoli – che sulla base dei criteri stabiliti dalla Regione apriranno i loro bandi per raccogliere le domande – e da questi erogati ai cittadini che ne abbiano fatto richiesta. Le domande dovranno essere presentate presso i Comuni di residenza entro il prossimo sabato 20 giugno 2009.
Nel complesso, l’ammontare delle risorse messe a disposizione dallo Stato e dalla Regione è di 20 milioni e 368 mila euro, di cui 3 milioni di euro di fondi regionali. A queste cifre, vanno sommati i finanziamenti che i Comuni aggiungono dai loro bilanci: negli anni passati, si sono attestati intorno ai 10 milioni di euro. Il totale delle somme a disposizione dei cittadini sarà quindi pari a circa 30 milioni di euro.
“Rileviamo una tendenza crescente al ricorso allo strumento del Fondo sociale per l’affitto, a dimostrazione di un preoccupante aggravarsi del disagio abitativo”, ha affermato l’assessore regionale alla Programmazione e sviluppo territoriale, Gian Carlo Muzzarelli. Anche lo scorso anno, in Emilia-Romagna, le richieste di contributo sono cresciute, passando dalle 48 mila del 2007 alle 52 mila del 2008 (erano a quota 40 mila nel 2004).
“Il ridotto impegno statale, calato dagli oltre 31 milioni di euro del 2005 sino agli attuali 17,3, non ci consente di rispondere in pieno alle domande – continua l´assessore -. Affinché il Fondo possa svolgere efficacemente il proprio compito occorrono al contempo risorse finanziarie adeguate e politiche nuove che tengano conto dei cambiamenti socio-economici.
L’affitto è una tra le principali voci di spesa per tante famiglie: per questo siamo impegnati a valorizzare il Fondo sociale e ogni altro strumento utile a consentire alle fasce più deboli della popolazione un più agevole accesso alla casa, bene primario e centro degli affetti di ogni persona”.
Possono concorrere ad ottenere il contributo del Fondo le famiglie che vivono in un appartamento in affitto che non sia di proprietà pubblica.
Tra i requisiti relativi alla condizione economica per potere accedere al fondo occorre avere un valore Ise (che tiene conto oltre che del reddito anche della ricchezza familiare) non superiore a 11.920 euro ed un’incidenza del canone su questo valore non inferiore al 14%, oppure un valore Ise compreso tra 11.920 e 32.520 euro con un’incidenza del canone non inferiore al 24% insieme ad un valore Isee (una sorta di “Ise pro-capite”) non superiore a 16.620 euro.
Fonte: www.regione.emilia-romagna.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA