Piemonte: testo unico per l’edilizia pubblica
Il Testo Unico delle leggi in materia di edilizia pubblica sovvenzionata è stato approvato il 9 febbraio in Consiglio regionale dopo un approfondito dibattito e l’accoglimento di alcuni emendamenti presentati dai gruppi consiliari.
Numerose le novità.
Innanzitutto, cambiano i requisiti per l’accesso: per tutti, italiani e stranieri, tre anni di residenza o lavoro nel Comune che emette il bando di concorso o in uno dei Comuni del medesimo ambito territoriale (più eventuali altri due anni a discrezione del Comune).
Si potrà accedere in assenza di proprietà di alloggio adeguato al nucleo famigliare, con riferimento sia alle dimensioni in metri quadri sia alla categoria catastale, e verrà considerata la situazione economica del nucleo stesso.
I bandi dovranno essere emanati almeno ogni quattro anni, con la possibilità di integrare e modificare annualmente la graduatoria con nuove domande o variazione di quelle già inserite.
La percentuale massima di assegnazioni su riserva sarà del 25%, elevabile al 50% nei centri ad alta tensione abitativa.
L’importo degli affitti sarà definito in base a parametri che saranno regolamentati dal Consiglio regionale e che faranno riferimento alla situazione economica del nucleo famigliare.
La vendita degli alloggi si baserà su di un unico piano regionale, aggiornato annualmente. Le proposte saranno limitate al patrimonio più vetusto (almeno 30 anni), il prezzo verrà dato dalla rendita catastale moltiplicata per 150 e verrà applicato uno sconto dell’1% per ogni anno di vetustà sull’immobile a partire dal 31° anno per un massimo del 15%. I proventi andranno reinvestiti in nuovi alloggi.
La legge prevede anche una sanatoria per i casi di morosità incolpevole, l’estensione dei benefici del Fondo sociale agli assegnatari in oggettiva difficoltà, la trasformazione delle ATC in enti pubblici economici che possono operare anche al di fuori dell’ambito territoriale di riferimento, l’istituzione presso ciascuna ATC di una Commissione Utenza per tutelare maggiormente i diritti e gli interessi degli assegnatari.
Fonte: www.regione.piemonte.it
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