Costruzioni: manifestazione nazionale il 1° dicembre
A un anno e mezzo dagli Stati Generali delle Costruzioni, l`evento che riuni` insieme per la prima volta tutte le sigle delle organizzazioni sindacali e delle associazioni delle imprese artigiane, delle cooperative e di tutta la filiera delle costruzioni, per denunciare la crisi, ma anche per proporre un modello di sviluppo basato sulla qualita` e la legalita` dell`impresa e del lavoro, gli stessi soggetti sociali si sono riuniti per lanciare un nuovo e pressante grido di allarme.
Il settore e` piegato da una crisi senza precedenti: oltre 250.000 posti di lavoro persi, oltre 300% in piu` di utilizzo ammortizzatori sociali, oltre il 20% medio di riduzione delle produzioni nei settori dei materiali da costruzione, circa 70 mld in meno di valore complessivo delle produzioni.
Se a questo si aggiunge l`inaccettabile danno causato dai ritardati pagamenti della pa, con punte di ritardo anche di 24 mesi, emerge un quadro di assoluta gravita`.
Durante tutti questi mesi, di fronte all`insufficiente politica industriale a sostegno del settore, imprese, sindacati, cooperative, artigiani e tutti gli attori della lunga filiera dell`edilizia hanno denunciato piu` volte – a livello nazionale e su tutto il territorio – lo stato di grande difficolta` del settore, ricercando un costante dialogo con il governo e le amministrazioni pubbliche, sollecitando un confronto, avanzando proposte concrete che hanno incontrato spesso il favore bipartisan delle forze politiche.
A questa azione, responsabile e propositiva, del mondo dell`edilizia non ha ancora corrisposto un`efficace azione del Governo, ne` sul piano dei provvedimenti adottati e delle risorse disponibili, ne` su quello del coinvolgimento completo degli attori degli Stati Generali, visto che il tavolo interministeriale dell`edilizia, che era stato insediato a Palazzo Chigi nel luglio 2009, si e` finora riunito una volta sola.
Non possiamo protrarre ulteriormente un`attesa che ha gia` fatto molte vittime in termini di perdita di posti di lavoro e di competitivita` del Paese.
Le imprese e i lavoratori dell`edilizia ritengono prioritario:
1.sbloccare i pagamenti per le imprese che hanno SAL approvati e oggi vincolati dal Patto di stabilita`, anche per consentire alle stesse il pagamento delle forniture e dei servizi utilizzati. Piu` in generale allentare i vincoli dello stesso patto per gli enti virtuosi al fine di finanziare prioritariamente interventi legati alla tutela e messa in sicurezza del territorio, del patrimonio edilizio e dei beni culturali ed artistici.
2. Rendere effettivamente disponibili, in termini di attribuzioni di cassa, le risorse destinate dal CIPE alle priorita` infrastrutturali, a partire da quelle attribuite al programma di piccole e medie opere e all`edilizia scolastica.
3. Puntare su processi di semplificazione amministrativa rafforzando i controlli di sicurezza e regolarita`.
4. Eliminare le penalizzanti distorsioni fiscali esistenti nel settore immobiliare (ad esempio l`Iva sull`invenduto dopo 4 anni) nell`ambito di una riforma del fisco orientata allo sviluppo e piu` equa per lavoratori, imprese e cittadini.
5. Rilanciare gli strumenti di investimento nelle infrastrutture e nell`immobiliare.
6. Attivare strumenti di lotta all`illegalita` e promuovere la qualificazione con procedure esigibili e chiare in stretta collaborazione con le imprese e i lavoratori, senza penalizzare la quotidiana operativita` delle imprese corrette.
7. Estendere all`edilizia gli ammortizzatori sociali definiti per il settore industria.
Gli Stati Generali delle costruzioni chiedono al Governo e a tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione un forte impegno di rilancio delle costruzioni, a partire dalle priorita` sopra indicate.
A sostegno di queste richieste i promotori degli Stati Generali delle costruzioni indicono una Manifestazione Nazionale per mercoledi` 1° dicembre 2010.
La Manifestazione, che vedra` la partecipazione di tutte le Associazioni imprenditoriali e delle Organizzazioni Sindacali del settore edile, si svolgera` in Piazza Montecitorio a partire dalle ore 10,30.
Aderiscono gli Stati generali delle Costruzioni:
Ance, Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil, Anaepa-Confartigianato, Claai, Cna costruzioni, Fiae Casartigiani, Aniem Confapi, Agci/Psl, Ancpl, Federlavoro Servizi Confcooperative, Agi, Assoimmobiliare, Federcostruzioni (Ance, Anie, Anima, Assovetro, Federazione Confindustra Ceramica e Laterizi, Confindustria Metalli, Federbeton, Federchimica, Federlegnoarredo, Oice, Unacoma Comamoter, Ascomac)
Fonte: Ance
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