Danni da calamità naturali, lo Stato non risarcisce più

E’ stato pubblicato sulla G.U. del 16 maggio scorso il decreto legge 15 maggio 2012, n. 59 “Disposizioni urgenti per il riordino della protezione civile”.

Con questo d.l. il Governo ha deciso di scarica ogni responsabilità dello Stato sui danni a imprese e privati derivanti dalle calamità naturali.

Nell’articolo 2 del d.l. 59/2012 intitolato “Coperture assicurative su base volontaria contro i rischi di danni derivanti da calamita’ naturali”, si prevede al comma 1 “l’avvio di un regime assicurativo per la copertura dei rischi derivanti da calamità naturali sui fabbricati, a qualunque uso destinati” e la possibile estensione delle polizze assicurative contro qualsiasi tipo di danno a fabbricati di proprietà di privati anche ai rischi derivanti da calamità naturali.

Lo stesso articolo prosegue nel comma 2 con l’emanazione entro il 15 agosto 2012 di un regolamento che definisce le modalità e termini delle polizze, secondo i seguenti criteri:

a) estensione della copertura assicurativa del rischio calamità naturali nelle polizze che garantiscono i fabbricati privati contro qualsiasi danno;

b) esclusione, anche parziale, dell’intervento statale per i danni subiti da fabbricati;

c) incentivazioni di natura fiscale, nel rispetto del principio dell’invarianza di gettito, tramite regimi agevolativi all’imposta sul premio di assicurazione ovvero la deducibilità, anche parziale, del premio dalla base imponibile ai fini IRPEF e IRES dell’assicurato;

d) previsione di un regime transitorio, anche a fini sperimentali ovvero di prima applicazione.

Il provvedimento specifica che il Dipartimento della protezione civile provvederà ad acquisire e trasmettere ai Ministeri concertanti, entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, ogni elemento necessario per la valutazione degli effetti derivanti dall’introduzione del regime assicurativo e che è previsto un un periodo di transizione con scopi “sperimentali”.

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