IMU, come si calcola il saldo con le aliquote comunali
Torniamo ad occuparci dell’IMU. Manca poco più di un mese alla scadenza (17 diecembre) per il pagamento del saldo IMU. Ora con l’approvazione delle aliquote da parte delle amministrazioni comunali è possibile calcolare l’importo dell’imposta.
Ecco in breve alcune indicazioni di come si effettua il calcolo dell’IMU:
Tipo immobile | Aliquota | Calcolo |
---|---|---|
Abitazione principale (cat. A) e pertinenze (Catt. C/2 C/6 C/7) | 4 | Rendita Catastale X 1,05 X 160/100 X aliquota |
Seconda casa, fabbricati cat. A (tranne A/10) e catt.C/2, C/6, C/7 | 7.6 | Rendita Catastale X 1,05 X 160/100 X aliquota |
Fabbricato generico categoria B e categorie C/3, C/4 e C/5 | 7.6 | Rendita Catastale X 1,05 X 140/100X aliquota |
Negozi e botteghe (categoria C/1) | 7.6 | Rendita Catastale X 1,05 X 55/100X aliquota |
Immobili Industriali e commerciali (categoria D, tranne D5) | 7.6 | Rendita Catastale X 1,05 X 60/100X aliquota |
Istituti di credito ed assicurazioni (categoria D/5) | 7.6 | Rendita Catastale X 1,05 X 80/100X aliquota |
Uffici e studi privati (categoria A10) | 7.6 | Rendita Catastale X 1,05 X 80/100X aliquota |
Immobili di cittadini in ist. di ricovero o sanitari (cat. A tranne A/10) e rel. pert. (C/2, C/6, C/7) | 7.6 | Rendita Catastale X 1,05 X 160/100 X aliquota |
Ricordiamo che è disponibile il nuovo software gratuito di calcolo Imu 2012:inserendo la rendita catastale dell’immobile, indicando se prima casa o altro immobile, le relative detrazioni e il Comune di residenza, è possibile conoscere l’importo dell’imposta suddivisa in 2 o 3 rate.
E di poche ora fa la notizia di una modifica alla definizione degli “enti no profit” contenuta nel decreto enti locali che permetterebbe alla Chiesa di evitare il pagamento dell’Imu.
Basterà, infatti, specificare che nelle finalità dell’ente non viene inclusa quella di distribuire eventuali utili o, in alternativa, di destinarli interamente per scopi di valore sociale.
Un’ulteriore opportunità, per Chiesa ed enti no profit, sarà quella di mettere in evidenza che, nell’ora dello scioglimento eventuale, tutto il patrimonio accumulato venga destinato a un altro soggetto caratterizzato dai medesimi obiettivi.
Potranno, così, restare fuori dal mirino dell’Imu tanto le strutture sanitarie accreditate, si tratti di ospedali, ambulatori o cliniche, quanto le scuole afferenti alla categoria delle cosiddette “parificate“.
Per chi si occupa di cultura, sport e attività ricreative basterà la vaga dicitura di “emolumenti simbolici”.
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