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Catania, ecco il nuovo regolamento edilizio della città: tutte le novità
Dall'obbligo di fascicolo di manutenzione per nuove costruzioni ad un innovativo piano per il decoro urbano: per uno sviluppo qualitativo

Dopo quasi 80 anni il Comune di Catania si dota di un nuovo Regolamento edilizio della città: il consiglio comunale del capoluogo di provincia siciliano infatti lo ha varato questa settimana con 28 voti favorevoli su 35. Il Regolamento va a rinnovare il settore sostituendo il piano precedente che risaliva addirittura al 1935.

Grazie a questa innovazione regolamentare Catania si getta all’inseguimento delle esperienze pioneristiche di Trento e Bolzano, divenendo il terzo Comune in Italia in cui sarà obbligatorio, al fine di ottenere le nuove concessioni edilizie, realizzare edifici di classe energetica A. Inoltre le nuove costruzioni e gli edifici sottoposti a ristrutturazione dovranno assolutamente dotarsi di fascicolo di manutenzione dell’immobile, mentre ci sarà la possibilità di ottenere sgravi sugli oneri di costruzione per ciò che riguarda gli interventi di messa in sicurezza sismica (e di riclassificazione energetica dalla classe A).

L’idea è quella di valorizzare un tipo di sviluppo qualitativo e non una semplice crescita quantitativa del numero di immobili: per giungere a questo obiettivo generale il Regolamento punta all’attenuazione del rischio sismico attraverso la messa in sicurezza degli edifici, senza tralasciare la forte attenzione al risparmio energetico e al recupero del patrimonio esistente. Inoltre, attraverso questo strumento si punterà forte alla valorizzazione della città facendo leva sul decoro urbano e su un innovativo “Piano del colore” capace di rendere attrattivo il territorio sia per gli investitori sia per i turisti.

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Il sindaco di Catania Enzo Bianco ha manifestato soddisfazione per l’approvazione del nuovo strumento, parlando di “decisione storica” per il Comune siciliano: “Sul Regolamento è stato fatto uno straordinario lavoro, condiviso da tutta la città grazie al metodo della concertazione. Ma devo ringraziare in particolare – ha proseguito Bianco – il Consiglio comunale, che ha lavorato con dedizione per varare questo strumento di pianificazione e regolamentazione dello sviluppo del territorio che apre la strada a una serie di altri provvedimenti urbanistici a partire dalla Variante generale sul Centro città e dal Piano regolatore metropolitano”.


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