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Abruzzo, spazzata via la moratoria sugli impianti fotovoltaici ed eolici
Il Consiglio regionale approva un emendamento che abroga la sospensione dell'iter autorizzativo per tali impianti in alcune aree

Spazzata via nella Regione Abruzzo la norma che prevedeva una moratoria inerente all’edificazione di impianti fotovoltaici, eolici e centrali a biomasse nel territorio. Lo riferisce il consigliere regionale Acerbo che parla di “meschina cancellazione di una norma dall’importanza enorme per la salvaguardia ambientale del nostro territorio“.

Ma cosa è accaduto? Il Consiglio regionale abruzzese ha approvato un emendamento (inserito, pare di soppiatto, all’interno di una proposta di legge regionale) idoneo ad abrogare l’art. 14 della legge regionale n. 23 del 28 aprile 2014: tale norma disciplinava le cornici di massima del Piano Regionale per le Energie Alternative e sospendeva l’iter autorizzativo per impianti fotovoltaici in zona agricola, eolici e per centrali a biomasse di potenza superiore ad 1 MW.

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Andando ad osservare più da vicino la lettera della norma abrogata (il comma 2 dell’art. 14) si poteva leggere che ai fini della tutela della biodiversità della Regione Abruzzo (con particolare riferimento alle specie di avifauna e di mammiferi tutelate a livello comunitario che sono oggetto di mortalità aggiuntiva derivante dagli impatti con gli aerogeneratori) era vietata l’installazione di aerogeneratori o gruppi di aerogeneratori con determinata potenza in specifiche aree del territorio abruzzese, tra cui: Important Bird Areas (IBA), aree importanti per il grifone così come segnalate dal Corpo Forestale dello Stato, aree circostanti in un raggio di 5 km dai dormitori di Nibbio reale segnalati nella Regione Abruzzo ed altre zone in cui alloggiano specie animali protette (tra cui anche l’Orso bruno).

La moratoria andava quindi a tutelare la fauna protetta presente nel territorio abruzzese. La cancellazione sta suscitando, ovviamente, grandi polemiche in questi giorni.


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