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Dissesto idrogeologico: al via la struttura di missione governativa
Parte, in via operativa, il grande progetto per modificare l'approccio alla questione: a partire dalla filiera delle responsabilità e dei controlli
Il dissesto idrogeologico è una piaga che può essere sanata nel multiforme Pianeta Italia? È quello che ci si propone di fare attraverso l’attivazione di un team di lavoro a Palazzo Chigi, una struttura di missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche capace di intraprendere un percorso che affronti e dia una risoluzione agli evidenti ritardi di due settori in emergenza e in infrazione europea (con pesanti sanzioni in arrivo).
Il progetto complessivo è stato illustrato nella giornata di ieri dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio: “Le due strutture di missione che abbiamo creato, quella sull’edilizia scolastica e questa sul dissesto idrogeologico, sono i paradigmi dell’azione di governo e di un’Italia che deve ripartire. L’idea è quella di cambiare radicalmente la governance e la filiera delle responsabilità e dei controlli che fino ad oggi hanno impedito o ritardato la sicurezza di molte aree”.
Nel nostro paese l’81,9% dei Comuni (ben 6633) hanno aree in dissesto idrogeologico e dal 1945 ad oggi ammonta a 3,5 miliardi di euro la cifra pagata dallo Stato per danni e risarcimenti da frane e alluvioni. Numeri che non possono lasciare indifferenti e che suggeriscono la necessità di un cambio di approccio ad una materia davvero importante.
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Il governo ha affidato alla struttura di missione misure straordinarie e il compito di fungere da cabina regia per il coordinamento di tutte le strutture dello Stato (dai Ministeri alla Protezione civile passando per Regioni ed Enti locali), al fine trasformare in cantieri i circa 2,4 miliardi di euro non spesi dal 1998 per ridurre stati di emergenza territoriali.
“Per la prima volta l’Italia fa un salto di qualità e investe sulla protezione del territorio e sulla prevenzione anziché concentrarsi sull’intervento in fase di emergenza” afferma Erasmo D’Angelis, il coordinatore della struttura operativa, focalizzando l’attenzione sulla necessità di accelerare interventi e investimenti.
Al termine della conferenza stampa di presentazione della struttura è stata consegnata a Delrio la petizione #dissestoitalia, attraverso la quale si chiede al Governo di uscire dall’emergenza per occuparsi della prevenzione sul territorio: a sottoscrivere la petizione sono stati il presidente di Ance Paolo Buzzetti, il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza, il presidente del Consiglio nazionale degli architetti Leopoldo Freyrie ed il consigliere nazionale dell’Ordine dei geologi Eugenio Di Loreto, tutti concordi nel valutare positivamente l’inaugurazione operativa del nuovo team.
Fonte: Sole24ore
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