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Lombardia: continua la battaglia contro la piaga dell'abusivismo
Il percorso per garantire in maniera corretta il diritto alla casa passa anche per un efficiente sistema di sinergie tra istituzioni

La lotta senza quartiere all’abusivismo intrapresa dalla Regione Lombardia prosegue solida: è proprio della giornata di ieri il tentativo di occupazione abusiva di un alloggio Aler messo in atto da alcune persone. Tutto prontamente sventato dalle Forze dell’ordine.

Lotta all’abusivismo e assegnazione alloggi sfitti
Chiariscono in questo senso gli obiettivi dell’Amministrazione regionale in materia le parole dell’assessore regionale alla Casa, Housing Sociale e Pari opportunità Paola Bulbarelli: “Un plauso alle Forze dell’ordine che hanno sventato in maniera tempestiva l’ennesimo tentativo di occupazione abusiva di un alloggio popolare. Ora però non bisogna fermarsi. La lotta all’abusivismo è imprescindibile per ristrutturare gli alloggi sfitti e assegnarli alle migliaia di famiglie bisognose che attendono in graduatoria. Una lotta all’abusivismo in cui devono essere ben chiari i ruoli di tutti i soggetti deputati agli sgomberi. Regole d’ingaggio chiare e definite, che dovranno essere previste in un protocollo operativo”.

La lotta all’abusivismo unita alla necessità operativa di procedere immediatamente all’assegnazione degli alloggi ancora sfitti sono certamente due tra gli obiettivi più importanti per l’Assessorato alla Casa in Lombardia. Per approfondire il tema leggi l’articolo Edilizia residenziale pubblica: la Lombardia lotta contro l’abusivismo.

Collaborazione: il punto centrale
La collaborazione è il punto fondamentale per una corretta strategia in materia: “È necessaria una sempre più stretta collaborazione – aggiunge Bulbarelli – tra Istituzioni, enti coinvolti, Forze dell’ordine, sindacati e associazioni degli inquilini, per contrastare il fenomeno dell’occupazione illegale. Una piaga sociale, che sta creando notevoli disagi in diversi quartieri milanesi: se a Milano ci sono circa 23mila richieste giacenti e qualche migliaia di case sfitte, vuol dire che il sistema non funziona”.


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