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TASI 2014, ultima chiamata per i Comuni: ora o mai più
Oggi ultimo giorno per le delibere sulle aliquote: da domani comincia il contro alla rovescia verso il 16 ottobre per i contribuenti
TASI, ultima chiamata per i Comuni italiani alle prese con l’approvazione e la pubblicazione delle delibere che definiscono aliquote e detrazioni in merito al tributo sui servizi indivisibili che ha di fatto sostituito l’IMU sulla prima casa.
Dopo le polemiche degli scorsi giorni, termina oggi il “rush” finale per le Amministrazioni chiamate a tracciare i contorni sostanziali del tributo: da domani incomincerà un nuovo conto alla rovescia, questa volta per i contribuenti, di nuovo alle prese con il pagamento dei tributi sulla casa, con scadenza posizionata al 16 ottobre.
Ma alla fine quanto peserà l’impatto delle TASI sui cittadini? Nelle ultime settimane si sono affollate le proiezioni, le opinioni ed i pareri degli esperti di settore in relazione al confronto dell’odierna e neonata tassa con la famigerata IMU 2012 (l’ultimo confronto possibile visto che nel 2013 l’IMU sulla prima abitazione era stata abolita). La TASI pesa di più, la TASI pesa di meno: qual è la risposta? C’è, ma non è univoca. L’incertezza è data dal fatto che i Comuni hanno una discreta libertà in ordine a scelta di aliquote (e ancor di più in termini di posizionamento delle detrazioni).
Secondo la Cgia di Mestre, alla luce dei dati disponibili (76 Comuni capoluoghi di provincia), in 2 comuni su 3 in media l’importo TASI sarà più leggero rispetto a quello dell’IMU. A beneficiarne, in particolare, anche i proprietari di prima casa nelle grandi città come Torino, Milano e Roma. Va ricordato che il confronto è ancora parziale perché la pubblicazione delle delibere (come detto sopra) è ancora “in fieri”.
Quello che emerge è un sostanziale minor peso generale del tributo, con una inquietante eccezione: il tributo è più ingente rispetto a due anni fa in presenza di figli o per rendite catastali più basse. Le maggiori detrazioni garantite per la vecchia IMU infatti rendono il confronto con la TASI sfavorevole per il contribuente che si trovi in tale situazione.
Pertanto chi avrebbe più bisogno di un alleggerimento del carico tributario è proprio colui che in confronto paga di più rispetto al passato. Le assurdità del Belpaese.
Marco Brezza
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