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TASI 2014, attenzione: bisogna pagare entro il 16 ottobre
La scadenza per il pagamento del tributo sui servizi indivisibili si avvicina: ma non arriveranno a casa i bollettini precompilati
TASI 2014, i giorni del pagamento sono arrivati: giovedì 16 ottobre scade il termine per il versamento dell’ormai famigerato tributo. Sono oltre 5mila i Comuni coinvolti in questo secondo scaglione si pagamento (ricordiamo che in circa 2mila Comuni, quelli puntuali con le delibere in merito l’acconto si è versato nel corso dell’estate), tra cui Amministrazioni importanti come Milano, Roma e Napoli.
Niente bollettini precompilati
Una scadenza complessa poiché per la prima volta saranno chiamati a pagare anche gli inquilini (uno quota oscillante tra il 10 e il 30%). E soprattutto perché contrariamente alle indicazioni parlamentari emerse durante l’introduzione del nuovo tributo, ai contribuenti non sarà recapitato alcun bollettino precompilato, come invece accade solitamente con la tariffa sui rifiuti, la TARI (terza articolazione insieme a TASI ed IMU del nuovo “grande” tributo sulla casa, la IUC, Imposta Unica Comunale).
Tasi 2014: pagano anche gli inquilini
Il proprietario non sarà corresponsabile di mancati versamenti d’imposta del proprio affittuario: ciascuno deve espletare la propria quota di pagamento (secondo le percentuali stabilite dal Comune). Ricordiamo invece che, nelle 659 amministrazioni municipali nelle quali non sono state deliberate le aliquote nemmeno entro la scadenza di settembre, l’appuntamento per il versamento del tributo in un’unica soluzione è collocato nella data del 16 dicembre.
La polemica
Nel frattempo si discute sull’aumento del prelievo sulle seconde abitazioni (che sommano IMU e TASI): addirittura è emersa la notizia di proprietari che hanno deciso di rinunciare ad alcune proprietà (ricevute ad esempio in eredita) in favore dello Stato. Per tale motivo è stata avviata uno studio da parte di Confedilizia per verificare i costi che il proprietario dovrà pagare in questo caso. Dai calcoli effettuati si comprende come la TASI contribuisca ad innalzare il peso dei tributi sulla casa per la maggior parte delle famiglie (tenendo come metro di paragone il 2012, ovvero l’ultimo anno in cui si è pagata l’IMU sulla prima abitazione).
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