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Federalismo demaniale: più di 5mila richieste approvate per immobili
Breve bilancio delle richieste giunte all'Agenzia del Demanio in merito al trasferimento e alla valorizzazione di immobili
Il federalismo demaniale prosegue a vele spiegate nel suo progressivo percorso di attuazione: alla data di ieri (23 ottobre) le richieste arrivate all’Agenzia del Demanio sono state oltre 9mila, con 5520 di queste che hanno ricevuto il parere positivo dell’Agenzia. 864 immobili sono già stati trasferiti, mentre per gli altri si attende la delibera dell’ente locale di riferimento.
I pareri negativi (quelli che sanciscono la non trasferibilità dell’edificio) sono stati 3561, mentre 286 richieste sono ancora in fase di esame. Ecco le motivazioni per cui alcuni immobili sono stati rifiutati:
– Utilizzo governativo;
– Appartenenza al demanio idrico o marittimo;
– Non appartenenza alla proprietà dello Stato.
Per gli enti sarà comunque possibile chiedere un approfondimento di verifica. Per approfondire la questione consulta l’antefatto nell’articolo intitolato Federalismo demaniale, grandi falcate in avanti per gli enti locali.
Le Regioni che hanno presentato più richieste sono la Lombardia, il Veneto, l’Emilia-Romagna e il Lazio, con oltre 900 domande ognuna. Anche la Regione Puglia ha presentato diverse richieste: a tal riguardo proprio in questi giorni l’Agenzia del Demanio ha firmato tre accordi per la valorizzazione di beni storico-artistici in Puglia, nell’ambito del federalismo demaniale culturale. Il progetto permette il trasferimento agli enti locali di beni pubblici. Ecco la dislocazione geografica dei beni valorizzati: Ex Magazzino Greggi a Maglie (Lecce), Torre Villanova” a Ostuni (Brindisi) e Palazzo della Marra a Barletta.
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