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Rifiuti: settimana complicata per l'Italia tra sentenze e discariche
La sentenza della Corte di Giustizia Europea commina al nostro paese 40 milioni di multa per ritardi di adeguamento normativo: ma non finisce qui...

Si tratta di una delle notizie della settimana, e non è certamente una buona nuova per il nostro paese: è giunta infatti proprio negli scorsi giorni la sentenza della Corte di Giustizia Europea che condanna l’Italia per non essersi ancora adeguata alla direttiva quadro sui rifiuti (Direttiva 2006/12/CE).

La sentenza del tribunale europeo sulla questione “discariche” non è certo la prima. Nel 2007 la Corte aveva già accertato che non erano stati adottati i piani di gestione dei rifiuti previsti dalla direttiva sui rifiuti e quella sui rifiuti pericolosi, oppure che i piani esistenti non avevano attuato correttamente le direttive in alcune regioni e province italiane.

Il supremo tribunale comunitario ha stabilito che la Repubblica italiana è “venuta meno agli obblighi ad essa incombenti” e che per questo debba essere “condannata a versare alla Commissione europea, sul conto Risorse proprie dell’Unione europea, la somma forfettaria di 40 milioni di euro”.

A tal riguardo non si sono fatte attendere le parole del ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, il quale ha affermato: “La sentenza della Corte di Giustizia europea che obbliga l’Italia a pagare una pesante multa per la gestione delle discariche sanziona una situazione che risale a sette anni fa. In questo tempo l’Italia si è sostanzialmente messa in regola”. Galletti ha rammentato che mediante la Legge di Stabilità 2014 sono stati stanziati 60 milioni di euro per un programma straordinario che consentirà di bonificare 30 delle 45 discariche rimaste. Le restanti 15 discariche abusive saranno bonificate con un ulteriore impegno di 60 milioni di euro. “Andremo in Europa – prosegue Galletti – con la forza delle cose fatte, lavorando in stretta collaborazione con le istituzioni comunitarie, per non pagare nemmeno un euro di quella multa figlia di un vecchio e pericoloso modo di gestire i rifiuti con cui vogliamo una volta per tutte chiudere i conti”.

Per approfondire il tema inerente a discariche e rifiuti nel nostro paese leggi qui.

Nel frattempo, all’interno dei nostri confini nazionali, Legambiente ha pubblicato un Dossier dedicato ai reati ambientali, all’interno del quale possono essere recuperate alcune informazioni molto interessanti. Ogni anno in Italia si accertano più di 30mila reati ambientali, quasi 4 ogni ora. Discariche abusive e cave illegali, inquinamento dell’aria e scarichi fuorilegge nei corsi d’acqua: crimini che fruttano alla malavita organizzata e alle ecomafie circa 16,7 miliardi l’anno. L’associazione continua a ribadire l‘urgenza di approvare in tempi rapidi il disegno di legge sui delitti ambientali, anche per inasprire le sanzioni. Per migliorare una situazione ancora molto complicata.


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