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Umbria, edilizia: rinnovo contratto integrativo per ripartire?
Presentata ieri la piattaforma elaborata dai sindacati (Fillea, Filca e Feneal) per il contratto integrativo regionale unico dell'edilizia dell'Umbria
Gli strumenti per lottare in un periodo di grande difficoltà del comparto: nella crisi profonda dell’edilizia in Umbria, il rinnovo del contratto integrativo può rappresentare un’occasione di rilancio per un settore che, nonostante il crollo degli ultimi anni, resta strategico per il territorio. È questo il messaggio che hanno lanciato ieri mattina Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil dell’Umbria in una conferenza stampa nella quale hanno presentato la piattaforma elaborata dai tre sindacati per il contratto integrativo regionale unico dell’edilizia dell’Umbria.
“Il settore – hanno spiegato Gianni Fiorucci, Tino Tosti e Stefano Paloni per Fillea, Filca e Feneal – è stato sottoposto negli ultimi 7 anni ad un vero e proprio terremoto. Nel 2009 contava oltre 22mila addetti, scesi nel 2014 a meno di 13mila. Anche il numero delle imprese si è praticamente dimezzato, al pari delle ore lavorate, mentre è crollata la massa salari: dai 189 milioni di euro del 2009 agli attuali 110″. Un vero e proprio tsunami che ha travolto il comparto dell’edilizia. Ora la strada per la risalita, che passa anche attraverso il rinnovo del contratto integrativo.
Per altre informazioni relative alla realtà regionale umbra leggi anche l’articolo Riqualificazione energetica: l’Umbria introduce il suo Piano d’azione.
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