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Piemonte: oggi gli Stati Generali contro il dissesto idrogeologico
L'obiettivo della giornata è quello di trovare un nuovo approccio nell'affrontare il tema del rischio idrogeologico e idraulico nel territorio
Vanno in scena oggi a Torino (Centro Incontri Regione Piemonte) gli Stati Generali contro il dissesto idrogeologico nella Regione Piemonte. L’idea è quella incontrarsi per trovare il momento di definizione di un nuovo approccio nell’affrontare il tema del rischio idrogeologico e idraulico del territorio piemontese. L’incontro (in collaborazione con #italiasicura) si pone come evento propedeutico “alla stesura di un vero e proprio piano strategico che fornisca le linee guida per l’azione della Regione e degli enti locali per la realizzazione delle opere e delle azioni di prevenzione in modo condiviso con Comuni, Città metropolitana, Province, con l’Autorità di bacino del Po e a livello statale, con il Ministero dell’Ambiente, con l’ISPRA e con la medesima Struttura di missione”. Così recita il comunicato emesso dalla Regione Piemonte per presentare l’importante giornata di incontri.
L’importanza della prevenzione
Al centro di tutto una parola: prevenzione: “Investire in prevenzione – si spiega nel comunicato – significa evitare di spendere molto di più in ricostruzione e gestione dell’emergenza in seguito ad eventi catastrofici ed evitare vittime e danni all’economia”.
Un percorso decisivo
Gli Stati Generali rappresenteranno l’inizio di un percorso che condurrà alla realizzazione di un programma dettagliato e condiviso di interventi e di priorità con l’obiettivo di essere pronti con i progetti nel momento in cui saranno disponibili i 7 miliardi (in 7 anni) promessi dal Governo per la mitigazione del rischio idrogeologico.
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La giornata sarà organizzata in due fasi (o sessioni organizzate in forma di tavola rotonda): una politica e una tecnica.
1. Nella mattinata quella politica volta a mettere in luce la strategia che intende perseguire l’Amministrazione regionale rispetto al tema del convegno attraverso gli interventi che potranno evidenziare gli strumenti messi in campo per affrontare una situazione che ormai si può considerare “emergenziale” anche in “tempi normali”. Presente qui anche il coordinatore generale della Struttura di missione governativa contro il dissesto idrogeologico Erasmo D’Angelis.
2. Nel pomeriggio sarà la volta della sessione tecnica volta a chiarire i legami e le connessioni tra le diverse pianificazioni e programmazione degli interventi, seguendo un filo conduttore che evidenzi il focus della giornata e cioè la riduzione del rischio idraulico e idrogeologico, attraverso diversi strumenti, sia strutturali, sia non strutturali.
Per un focus specifico sul tema del dissesto Maggioli Editore consiglia il volume di nuova uscita intitolato Dissesto idrogeologico e stabilità dei versanti di Piergiuseppe Froldi: il volume analizza le caratteristiche fisico-meccaniche e statico-dinamiche delle frane attive, quiescenti o potenziali per prevederne, dal punto di vista ingegneristico, la stabilità, la possibile evoluzione nel tempo e nello spazio e progettarne gli interventi di stabilizzazione a mezzo delle palificate di consolidamento. Uno strumento fondamentale per copmprendere il fenomeno dell’instabilità gravitativa che interessa i terreni.
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