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Trento, governo del territorio: la nuova legge in 3 punti
Riduzione del consumo del suolo, ruolo dei professionisti e semplificazioni burocratiche: il contenuto del provvedimento
È stata approvata nella giornata di ieri la nuova legge in materia di governo del territorio della Provincia autonoma di Trento. “Una promessa mantenuta – ha commentato subito il governatore del Trentino Ugo Rossi – che avevamo lanciato nel programma di legislatura con il quale ci eravamo impegnati a puntare sul risparmio di territorio, scommettendo sulla riqualificazione dell’esistente e semplificando le procedure autorizzative”.
Tra gli obiettivi principali della riforma: fermare il consumo del suolo e riqualificare l’esistente, confermare e potenziare la centralità del paesaggio e migliorare la qualità del costruito, semplificare le procedure, ridurre e coordinare al meglio gli organismi esistenti assicurando tempi certi di risposta ad imprese e cittadini.
La nuova legge provinciale per il governo del territorio consente di spostare la prospettiva delle politiche territoriali, puntando sul recupero e la riqualificazione del costruito rispetto all’espansione insediativa e alla realizzazione di nuovi interventi edilizi. Ma ecco i 3 punti di rilievo della nuova disciplina.
Consumo suolo
Il tema della riduzione del consumo di suolo, che nella legge trova uno specifico articolo di riferimento, è certamente il pilastro centrale della riforma. La nuova impostazione si rifà ai principi del Piano urbanistico provinciale e li declina ulteriormente sia a livello urbanistico, mediante gli strumenti di pianificazione chiamati all’analisi prioritaria della disponibilità di utilizzo del patrimonio edilizio esistente, sia a livello edilizio, mediante la nuova definizione di ristrutturazione edilizia che amplia le possibilità di intervento sul patrimonio esistente, l’incentivazione volumetrica anche da utilizzare mediante crediti edilizi ed economica attraverso la determinazione del contributo di costruzione che risulta differenziato tra un’aliquota minima per gli interventi di recupero e invece massima per la nuova costruzione.
Inoltre, nell’importante ottica della riduzione del consumo di suolo è confermata la disciplina in materia di residenza ordinaria e per tempo libero e vacanze, riducendo della metà il contingente per alloggi tempo libero e vacanze già contenuto nei PRG vigenti e non assegnato a specifiche previsioni e prevedendo che possa essere utilizzato anche per il cambio d’uso degli edifici esistenti.
Professionisti
Il nuovo provvedimento si concentra inoltre sulla responsabilità, per rimarcare ruoli e compiti dei professionisti incaricati di piani e progetti e delle amministrazioni pubbliche cui spetta l’approvazione dei medesimi piani e progetti
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Semplificazione
La legge provinciale unifica inoltre in aree tematiche le disposizioni urbanistiche ed edilizie riguardanti specifici settori quali quello agricolo, produttivo, turistico. È previsto in particolare il regolamento urbanistico-edilizio provinciale quale strumento unico di attuazione della legge, avente immediata efficacia e che non richiede adeguamenti da parte di comunità e comuni, configurandosi quindi come strumento unitario sull’intero territorio provinciale.
Si introduce infine uno specifico articolo sull’informatizzazione delle procedure urbanistiche ed edilizie: l’obiettivo è contribuire a sburocratizzare l’attività istruttoria di piani e progetti e agevolarne la gestione e consultazione. La semplificazione delle procedure edilizie specifica termini e contenuti obbligatori, al fine del rilascio del titolo edilizio. Viene introdotta la SCIA obbligatoria per specifiche tipologie di intervento.
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