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Piano Casa Liguria bloccato dal Governo: ecco perché
Il Governo boccia le disposizioni che consentono interventi edilizi in aree tutelate, deliberando un'impugnativa

Arriva uno stop al nuovo Piano Casa Liguria: il Governo ha infatti bocciato le disposizioni che consentono interventi edilizi in aree tutelate, deliberando l’impugnativa in quanto alcune disposizioni della legge regionale 22/2015 (Nuovo Piano Casa Liguria), “consentendo interventi edilizi in aree tutelate senza prevedere il necessario rispetto delle procedure previste dalla legge statale e dall’ordinamento comunitario, violano la competenza legislativa esclusiva statale in materia di tutela dell’ambiente e di tutela del paesaggio”.

Il Consiglio dei Ministri ha anche bocciato alcune disposizioni riguardanti l’approvazione di varianti da parte della Regione senza le prescritte autorizzazioni paesaggistiche, perché violano l’art. 117 della Costituzione, che riserva allo Stato la potestà legislativa in materia di tutela del paesaggio.

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Non hanno tardato a giungere le dichiarazioni del Presidente di Regione Giovanni Toti: “Il governo impugna una parte del Piano Casa. Proprio non sanno rinunciare a freni e burocrazia. Per questo l’Italia non riparte. Fateci lavorare almeno in Liguria. E rimediare ai vostri danni”. Del medesimo avviso è l’Assessore regionale all’Urbanistica, Marco Scajola, che ha scritto: “Il Governo impugnando il Piano Casa continua a bloccare lo sviluppo! Comunque l’impianto resta valido”.

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Il nuovo Piano Casa Liguria, approvato dopo diverse critiche, consentirebbe l’ampliamento degli edifici anche nei Parchi regionali e nel Parco nazionale delle Cinque Terre, se ammessi dalla normativa del Parco. La norma prevedrebbe anche delle premialità volumetriche a fronte dell’adeguamento dell’intero edificio alla normativa antisismica e del conseguimento dei requisiti di rendimento energetico prescritti per le nuove costruzioni.

Gli interventi ammessi dal Piano Casa si configurerebbero in deroga ai piani urbanistici comunali, ma col vincolo di essere conformi al Piano paesaggistico regionale, ai Piani di Bacino, ai Piani dei Parchi, ai vincoli di tutela ambientale e paesaggistica ed agli atti di programmazione regionale in materia di commercio.


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