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Uffici tecnici PA: il CNI si interroga sulle competenze
Una relazione elaborata dal CNI ha effettuato una analisi delle figure tecniche all'interno della PA, focalizzandosi sui criteri dei selezione adottati
Una recentissima relazione elaborata dal Centro studi del Consiglio Nazionale Ingegneri (pubblicata in Gazzetta Ufficiale questa settimana) ha effettuato una analisi delle figure tecniche all’interno della PA, focalizzandosi sulle posizioni apicali nella direzione dei sistemi IT”.
Il CNI, analizzando l’organico operante in un campione di oltre 1000 cv di direzioni dei sistemi informativi della Pubblica Amministrazione ha fatto emergere come spesso i criteri di selezione adottati dalle Amministrazioni pubbliche non sempre siano chiari, sembrando anzi talvolta prevalere criteri fortemente discrezionali.
Nella relazione (intitolata Le figure tecniche nella Pubblica amministrazione – Il caso delle posizioni apicali nella direzione dei sistemi IT) si afferma: “Questo studio nasce da un’intuizione, ovvero che in numerosi uffici della Pubblica Amministrazione alcune funzioni di tipo tecnico sono svolte da personale privo di competenze adeguate. L’idea, in altri termini, è che esista una sorta di distonia accentuata tra le caratteristiche specifiche della funzione da esercitare e le competenze possedute dalle figure effettivamente reclutate ed operanti nella PA. Ciò sembra riguardare non solo i livelli intermedi ma anche, e soprattutto, quelli apicali. Si è cercato di verificare questa tesi analizzando l’organico operante in un campione di direzioni dei sistemi informativi della PA. Si tratta di uffici chiamati a gestire l’operatività e la sicurezza delle piattaforme informatiche in uso nella Pubblica Amministrazione e per le quali, evidentemente, è necessaria la presenza di personale con competenze tecniche”.
“I dati rilevati dal Centro Studi del CNI – prosegue la Relazione CNI – lasciano molto riflettere, per motivi diversi. Come si vedrà più avanti, su un campione di oltre 1.000 curricula di persone che rivestono una funzione di vertice nella direzione IT, in più di 400 casi la documentazione sul profilo professionale non era reperibile nell’ambio dell’apposita sezione Amministrazione Trasparente prevista per legge. Emerge in questo modo una certa opacità informativa legata, in particolare, alle figure apicali”.
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