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Legittimità dell'ordinanza di demolizione e termine per l'adempimento
Il quesito risolto: l'assegnazione di una scadenza inferiore a 90 giorni non determina l'illegittimità dell'ordinanza di demolizione

di M. Petrulli

Il quesito risolto
Deve considerarsi illegittima un’ordinanza di demolizione nella quale viene assegnato un termine per adempiere inferiore a 90 giorni?

La risposta al quesito è negativa: il TAR Lazio, Roma, sez. II stralcio, nella sent. 1° marzo 2024, n. 4155, ha ribadito che l’assegnazione di un termine inferiore a 90 giorni per l’ottemperanza all’ordine di demolizione non ne determina l’illegittimità, risolvendosi in una violazione meramente formale non lesiva per l’interessato, il quale conserva comunque un termine non inferiore a quello di legge per ottemperare all’ingiunzione [1] .

PER APPROFONDIMENTI

PARTE I >> Ordinanza di demolizione: natura, destinatari, tempistica di adozione.

PARTE II >> La motivazione che deve sorreggere l’ordinanza di demolizione.

In altri termini, l’assegnazione di un termine inferiore a quello di legge (previsto in 90 giorni dall’art. 31, comma 3 [2], del Testo Unico Edilizia) non produce altro effetto se non quello di precludere temporaneamente, ovvero sino alla scadenza dei novanta giorni, l’acquisizione gratuita del manufatto abusivo al patrimonio del comune [3].

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE >> Permesso di costruire decaduto, all’Adunanza plenaria i dubbi su ordine di demolizione.

>> Mancata demolizione dell’abuso e prescrizione della sanzione pecuniaria connessa: punti di attenzione.

>> La sanzione pecuniaria per la mancata ottemperanza dell’ordine di demolizione.

Note

[1] Consiglio di Stato, sez. VI, sent. 8 luglio 2011, n. 4102; sez. V, sent. 24 febbraio 2003, n. 986. 

[2] 3. Se il responsabile dell’abuso non provvede alla demolizione e al ripristino dello stato dei luoghi nel termine di novanta giorni dall’ingiunzione, il bene e l’area di sedime, nonché quella necessaria, secondo le vigenti prescrizioni urbanistiche, alla realizzazione di opere analoghe a quelle abusive sono acquisiti di diritto gratuitamente al patrimonio del comune. L’area acquisita non può comunque essere superiore a dieci volte la complessiva superficie utile abusivamente costruita. 

[3] Consiglio di Stato, sez. VI, sent. 26 luglio 2022, n. 6594.

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