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Emergenza alluvione in Emilia-Romagna: 2 miliardi di euro a sostegno di famiglie e aziende
Il Consiglio dei Ministri vara il decreto-legge per le zone colpite dall'alluvione: prevista la sospensione delle scadenze fiscali
Emergenza alluvione in Emilia-Romagna: il Consiglio dei Ministri, riunitosi nella giornata di martedì 23 maggio, ha approvato un decreto-legge che introduce interventi urgenti per fronteggiare l’emergenza provocata dall’ondata di maltempo verificatisi a partire dal 1° maggio 2023, nonché nel settore energetico.
Ammontano a 2 miliardi di euro le risorse stanziate dal Governo al fine di garantire il soccorso e l’assistenza alle popolazioni e alle aziende colpite dall’alluvione e di procedere rapidamente al superamento della fase emergenziale.
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Numerose le disposizioni introdotte, in particolar modo per quanto riguarda la sospensione di adempimenti fiscali e tributaria. Tra le misure contenute nel decreto-legge.
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Tra le misure messe in campo dal Governo, vi è la creazione di una quota riservata di 400 milioni di euro dedicata a finanziamenti a tassi agevolati per le aziende, con quote a fondo perduto del 10 per cento; la sospensione, per società e imprese, dei versamenti relativi al diritto annuale dovuto alle Camere di commercio, degli adempimenti contabili e societari, del pagamento delle rate di mutui o finanziamenti di ogni genere; la destinazione di 100 milioni di euro del “Fondo di solidarietà nazionale – interventi indennizzatori” alle imprese agricole danneggiate, con l’ampliamento della possibilità di accedere agli interventi compensativi alle produzioni e alle strutture aziendali assicurabili ma che al momento dell’evento non risultavano coperte da polizze assicurative. Gli aiuti sono concessi a complemento dei risarcimenti del “Fondo Agricat”.
In materia di pubblica amministrazione, prevista la proroga di alcuni termini per i comuni.
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Daniele Fabrizio Bignami (Milano, 1975) è Ingegnere per l'Ambiente e per il territorio e Dottore di ricerca in Pianificazione urbana territoriale e ambientale del Politecnico di Milano. Già docente a contratto di Prevenzione e gestione nella protezione civile presso la facoltà di Ingegneria Civile ambientale e territoriale nel corso di studi in Ingegneria civile del Polo di Lecco del medesimo ateneo, ha svolto studi e ricerche in Francia, presso l'Institut pour une Culture de Sécurité Industrielle di Tolosa, e a Roma, presso il Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri. nel 2009 ha collaborato con il Commissario delegato per la messa in sicurezza delle grandi dighe della Regione Liguria.
Dal 2005 svolge la sua attività presso l 'Area progetti - Settore Pianificazione, ambiente ed energia della Fondazione Politecnico di Milano e dal 2002 collabora alla didattica dei corsi di Protezione idraulica del territorio, con seminari di Metodi di protezione civile, nel corso di studi in Ingegneria per l'Ambiente e per il territorio del Politecnico di Milano.
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