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Fondo opere indifferibili: attivo l'accesso alla procedura ordinaria
Pubblicato in G.U. il decreto MEF: una nota dell’ANCI illustra gli adempimenti per gli Enti locali
È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 9 marzo il decreto del Ministero dell’Economia e delle finanze datato 10 febbraio 2023 recante “Bilancio di previsione per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025. Fondo opere indifferibili 2023”.
Risulta ora disponibile una nota di sintesi elaborata dall’ANCI nella quale si analizzano i contenuti di rilievo del sopra citato provvedimento, il quale si pone l’obiettivo di disciplinare la procedura ordinaria per l’accesso al Fondo per l’avvio di opere indifferibili da parte delle stazioni appaltanti, attuativo del comma 377 della Legge di Bilancio 2023, che consente l’avvio, entro il 31 dicembre 2023, delle procedure di affidamento previste dai cronoprogrammi degli interventi nell’ambito del PNRR, del PNC e di altri interventi finanziati con risorse statali.
Per l’accesso al Fondo le stazioni appaltanti titolari di CUP presentano le domande dal 14 marzo 2023 al 3 aprile 2023 relativamente alle procedure da avviare nel I semestre (entro il 30 giugno 2023) mentre hanno tempo dal 16 giugno al 6 luglio 2023 per quelle del secondo semestre. Gli Enti locali non possono presentare domanda di accesso al Fondo in relazione agli interventi per i quali hanno proceduto a confermare la preassegnazione.
Il decreto inoltre, all’art. 10, disciplina la procedura di preassegnazione, la modalità di verifica e quella di revoca per interventi di cui al comma 370 della Legge di Bilancio 2023. In particolare è previsto che gli Enti locali – che hanno confermato, entro il 30 gennaio 2023 per il primo semestre e che confermeranno entro il 30 giugno 2023 per il secondo semestre, la preassegnazione del contributo del Fondo e che saranno ricompresi nei decreti della RGS previsti dalla Legge di Bilancio 2023 – devono provvedere, entro dieci giorni dall’avvio della procedura di affidamento, al perfezionamento del CIG e ad aggiornare sul sistema Regis, seguendo quanto dettagliatamente specificato nell’articolato: i) le informazioni relative all’avvio della gara; ii) il fabbisogno finanziario emergente dell’aggiornamento dei prezzari, determinato esclusivamente con riguardo alla voce “lavori”; iii) il fabbisogno emergente netto.
Entro cinque giorni successivi dalla ricezione delle verifiche ex post trasmesse dall’Ente locale, l’amministrazione statale istante o titolare, procede alla validazione delle informazioni trasmesse rendendo definitiva l’assegnazione delle risorse.
>> LA NOTA ANCI.
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