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Superbonus, scadenza a fine marzo: ecco l'elenco dei documenti per le unifamiliari
Il Durc di congruità deve essere depositato dall’impresa al committente prima del saldo dei lavori edili
I documenti richiesti per ottenere e completare la procedura del super ecobonus sono: un’asseverazione sui requisiti tecnici degli interventi. Una seconda asseverazione sulla congruità delle spese sostenute. L’attestato di prestazione energetica finale per verificare, a confronto con l’Ape iniziale, il miglioramento di almeno due classi energetiche. E la comunicazione all’Enea, con i suoi allegati. Tali documenti sono tali per l’ottenimento del 110%, i quali dovranno essere presentati entro il prossimo 31 marzo.
Per coloro i quali si stanno accingendo ad affrontare i lavori su unità immobiliari unifamiliari (le villette) o su unità indipendenti possono mantenere il 110% per le spese effettuate fino al 31 marzo 2023 nel caso in cui, entro il 30 settembre 2022, si stato completato almeno il 30% dell’intervento complessivo.
Il riferimento alla scadenza del prossimo 31 marzo fa riferimento ai pagamenti effettuati con bonifico parlante, per poter beneficiare in dichiarazione dei redditi o nel 730 della detrazione del superbonus del 110%, indipendentemente dall’effettuazione dei lavori. In quest’ultima ipotesi, è prevista una proroga che vada oltre il 31 marzo 2023.
Nell’ipotesi di cessione del credito e di sconto in fattura sarà obbligatorio aver già adempiuto al pagamento e al completamento dei lavori entro il 31 marzo. Questo perchè per il riconoscimento dell’opzione per la cessione del credito o per lo sconto in fattura è prevista la presentazione all’Enea o al Comune dei requisiti tecnici e di congruità delle spese, che presuppongono l’esecuzione delle opere.
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