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Concessioni balneari: la possibilità di mediazione
Portare a termine entro maggio il voto sul Ddl Concorrenza, andando dunque a chiudere la partita relativa alla riforma delle concessioni balneari, che dal 2024 dovranno essere messe a gara pubblica. Una richiesta precisa, quella formulata dal premier Mario Draghi
Portare a termine entro maggio il voto sul Ddl Concorrenza, andando dunque a chiudere la partita relativa alla riforma delle concessioni balneari, che dal 2024 dovranno essere messe a gara pubblica. Una richiesta precisa, quella formulata dal premier Mario Draghi, che attraverso una lettera ha rivolto un appello al presidente del Senato, Elisabetta Casellati, e ai partiti di maggioranza. In gioco ci sono i finanziamenti connessi al Recovery Plan: per questo è importante arrivare al voto entro la fine del mese. In caso contrario il Governo potrebbe essere pronto a chiedere la questione della fiducia sul testo iniziale.
Un braccio di ferro, quello sulle spiagge, che da mesi vede impegnate le forze politiche nel tentativo di raggiungere un delicato punto di equilibrio. Da parte del Vice Ministro Gilberto Pichetto Fratin (Ministero dello Sviluppo Economico) è stata formulata una proposta di mediazione, che prevede tra l’altro: l’avvio delle gare per assegnare le concessioni balneari entro il 31 dicembre 2023 (ma i Comuni avranno la possibilità di rinviare le procedure al massimo al 31 dicembre 2024, per difficoltà oggettive o la presenza di un contenzioso); a favore dei gestori uscenti degli indennizzi per ripagare gli investimenti fatti. I gruppi parlamentari hanno chiesto alcuni giorni di tempo per poter approfondire la questione.
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