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Manutenzione infrastrutture ferroviarie: tardano le procedure di gara
Le imprese attendono da settembre 2020 le aggiudicazioni dei lavori

Sono a rischio gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria delle infrastrutture ferroviarie afferenti a Rete Ferroviaria Italiana (RFI). Il grido di allarme è di A.I.FERR., associazione delle imprese operanti nel settore, con sede a Genova, i cui associati attendono dal settembre scorso la “messa a terra” delle procedure di gara e le successive assegnazioni dei lavori.
Sebbene RFI abbia predisposto delle proroghe specifiche dei contratti in essere”, spiega preoccupato Marco Nani, presidente di A.I.FERR, “le nostre imprese stanno sopportando il notevole disagio di non poter programmare la propria attività a medio termine”.
Infatti, se da una parte lo “status quo” vincola gli operatori economici ad un considerevole impegno, dall’altra gli stessi non hanno alcuna certezza circa le aggiudicazioni inerenti alle opere di manutenzione che stanno portando avanti. “Ad oggi”, continua Nani, “le imprese associate ad A.I.FERR, rendendosi comunque disponibili a portare a termine i lavori in essere, con il consueto spirito collaborativo, chiedono alla committenza di regolarizzare la gestione delle gare”.

Facciamo un passo indietro. Le procedure ristrette per i lavori di manutenzione delle reti ferroviarie sono state indette a luglio 2020, mentre nel successivo mese di settembre sono scaduti i termini per la presentazione delle relative offerte da parte delle imprese interessate. Da allora il silenzio: quindi sono oltre tre mesi che gli operatori stanno attendendo le aggiudicazioni, proseguendo nelle attività in essere ma senza alcuna garanzia nelle aggiudicazioni con un chiaro disagio e una sostanziale impossibilità di programmare l’attività.
Abbiamo chiesto a RFI di regolarizzare rapidamente la situazione”, termina il presidente di A.I.FERR., augurandosi che si possa arrivare a una soluzione che superi l’impasse attuale.


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