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Edilizia scolastica, ok ai decreti che attivano risorse per 1 miliardo di euro
Iter in fase di conclusione programmazione nazionale triennale 2018-2020: ecco come saranno ripartite le risorse
Edilizia scolastica: l’anno scolastico riparte tra pochi giorni con una nuova, importantissima iniezione di risorse per interventi di materia. Tra fine luglio e Ferragosto, infatti, la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, ha firmato tutti i decreti che mettono a disposizione 1 miliardo di euro in totale in materia. A questi va aggiunta la nuova programmazione nazionale triennale 2018-2020, che ammonta a 1,7 miliardi; la proposta di decreto attende l’ok da parte della Conferenza Unificata (ma l’importo dell’annualità 2018 deve essere ancora definito con il Ministero dell’economia). Le misure, annunciate dalla stessa ministra un mese fa sono pertanto ora operative. la parte più ampia delle risorse è dedicato alla manuntenzione, alla sicurezza e a misure di prevenzione.
Le più cospicue disponibilità riguardano i 321 milioni assegnati a Province e Città metropolitane per interventi adeguamento sismico e messa in sicurezza. Le risorse sono state ripartite tra 18 Regioni in varia misura e serviranno a realizzare gli interventi resi necessari dopo le indagini diagnostiche finanziate in precedenza, sempre dal Ministero dell’istruzione. Ancora più ricco il budget riservato a cinque regioni del Mezzogiorno messo a disposizione da un apposito bando Pon: 350 milioni destinati alle sole regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia per riqualificare edifici scolastici sotto vari aspetti (adeguamento sismico, messa in sicurezza, misure antincendio, interventi per agibilità). Il bando Pon è stato pubblicato dal Miur il 16 agosto scorso. Dal prossimo 28 settembre le amministrazioni interessate si possono accreditare, mentre per la presentazione delle proposte progettuali e delle richieste di finanziamento la “finestra” temporale resterà aperta dal 18 ottobre 2017 fino al 30 novembre 2017.
A queste somme si aggiungono alcune risorse esclusivamente dedicate alla messa in sicurezza sismica delle scuole: 26,4 milioni di euro per interventi di adeguamento sismico in Italia e di 10 milioni di euro dedicate al “ripristino e alla funzionalità delle scuole” nelle aree del Centro Italia. Abbastanza robusto anche il pacchetto “prevenzione”, che vale oltre 110 milioni di euro. La quasi totalità delle risorse – pari a 105 milioni – finanzierà una nuova campagna di indagini sulla vulnerabilità sismica degli edifici scolastici. Altri 7,5 milioni serviranno a pagare le indagini diagnostiche mirate su solai e controsoffitti, per prevenire i crolli.
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