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Moduli unici per l'edilizia: gli adempimenti per i Comuni
La nota ANCI di chiarimento sui moduli unici nazionali: come cambiano i compiti
Mediante l’accordo tra Governo, Regioni ed Enti locali siglato in Conferenza Unificata il 4 maggio 2017, è stata raggiunta l’intesa su moduli unici (unificati e standardizzati) per comunicazioni e istanze nei settori dell’edilizia e delle attività commerciali e assimilate.
Attraverso l’arrivo dei moduli unici nazionali i cittadini e le imprese che vogliono aprire, ad esempio, un negozio, un bar, o un esercizio commerciale (comprese le attività di e-commerce e di vendita a domicilio) o avviare interventi edilizi, come i lavori di ristrutturazione della propria casa, avranno tempi e regole certi e una riduzione dei costi e degli adempimenti, con una modulistica più semplice e valida su tutto il territorio nazionale.
Non possono più essere richiesti dati e adempimenti che derivano da prassi amministrative, ma non sono espressamente previsti dalla legge. Ad esempio, non è più richiesto il certificato di agibilità dei locali per l’avvio di un’attività commerciale o produttiva.
Nella modulistica commerciale il linguaggio è stato semplificato, utilizzando il più possibile termini di uso comune, più comprensibili per chi deve compilare e firmare le dichiarazioni. Così, ad esempio, quello che prima era “un esercizio di somministrazione di alimenti e bevande” è diventato, più semplicemente, un bar o un ristorante.
Le amministrazioni comunali, alle quali sono rivolte domande, segnalazioni e comunicazioni, hanno l’obbligo di pubblicare sul loro sito istituzionale entro e non oltre il 30 giugno 2017 i moduli unificati e standardizzati, adottati con l’accordo e adattati, ove necessario, dalle Regioni in relazione alle specifiche normative regionali entro il 20 giugno 2017.
>> CONSULTA QUI I MODULI UNICI PER INTERVENTI EDILIZI.
La mancata pubblicazione dei moduli e delle informazioni indicate, entro il 30 giugno, costituisce illecito disciplinare punibile con la sospensione dal servizio con privazione della retribuzione da tre giorni a sei mesi.
>> L’Accordo è stato diffuso con una nota a firma del Ministro Marianna Madia, del Presidente della Conferenza delle Regioni e province autonome, del Presidente dell’ANCI. Consulta la nota.
>> L’ANCI ha diffuso a tutte le amministrazioni comunali la propria nota d’indirizzo. CONSULTA LA NOTA QUI.
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