MAGGIOLI EDITORE - Edilizia urbanistica: notizie, leggi e normative per Enti Locali e professionisti
Agenzia del Demanio: il 2017 è l'anno dei cantieri
Il ministro Padoan: "Solo una frazione del patrimonio pubblico italiano può essere alienata, ma occorre accelerare"
Il brocardo è virtuoso anche se non esattamente di immediata comprensione: per risparmiare occorre investire. Sembra un paradosso, ma quando si tratta di immobili pubblici – circa 45mila in tutta Italia, per un valore di 60 miliardi – diventa la regola. A farlo comprendere è il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan: “Vendere e incassare senza prima investire non è possibile”. Annuisce accanto a lui il direttore dell’Agenzia del Demanio, Roberto Reggi. Che battezza il 2017 come l’anno dei cantieri: un miliardo e mezzo (da spendere in cinque anni) per ristrutturare, efficientare, razionalizzare gli edifici pubblici e consentire così i risparmi chiesti dal ministro (130 piani su tutto il territorio nazionale).
“Solo una frazione del patrimonio è disponibile per l’alienazione”, spiega Padoan (16mila beni, circa un terzo del totale, che valgono una cifra che oltrepassa i 2 miliardi). E prima di alienare “è necessario spostare gli uffici” e soprattutto “fare investimenti”. E dunque “bonificare e mettere a norma gli impianti per evitare che la cessione avvenga a valori non congrui”. Ricordandosi bene, tuttavia, l’unico fondamentale obiettivo: “Risparmi per ridurre la spesa, alienazioni per ridurre il debito”. Ecco il punto: comprimere la montagna del debito. “Le vicende di questi ultimi giorni e di queste ultime ore ci ricordano in modo sgarbato come un Paese ad alto debito non possa non occuparsi della sua discesa”, insiste il ministro, mentre lo spread ondeggia sui 200 punti.
Il piano per tagliare affitti e bollette e poi vendere degli immobili esiste. E passa soprattutto dal cosiddetto “federal building” o polo unico della pubblica amministrazione, come afferma il direttore del Demanio, Roberto Reggi. Una congrua parte del miliardo e mezzo di soldi pubblici – erogati soprattutto da Cassa depositi e prestiti e Invimit (che sono “fuori dal perimetro della Pa, quindi non ci indebitiamo”, precisa Padoan) – verrà spesa nel 2017 proprio con la finalità di accorpare tutti gli uffici pubblici in un’unica sede, per offrire ai cittadini servizi più integrati e fruibili. Circa 1,1 miliardi in tutto per 34 poli: 9 già avviati, 11 in progettazione e altre 14 cittadelle della giustizia. A regime, solo di affitti si risparmieranno circa 200 milioni all’anno: dai 936 milioni del 2013 ai 709 milioni nel 2021. “I risultati si cominciano a vedere, saranno più tangibili nel lungo periodo”, chiosa Padoan. Tuttavia “non possiamo permetterci tempi troppo lunghi, occorre accelerare per avere effetti visibili”.
L’Agenzia del Demanio è anche direttamente impegnata sul fronte terremoto, all’interno del progetto Casa Italia. “Partiremo quando avremo l’ok del governo”, conferma Reggi. “E coordineremo il piano di riqualificazione sismica ed energetica del patrimonio dello Stato in uso alla Pa, oltre 34 milioni di metri quadri. Il nostro obiettivo è la messa in sicurezza sismica degli immobili. E la riduzione della bolletta energetica di 275 milioni su 1,1 miliardi totali. Per arrivare, a regime, al 30% di risparmi”.
www.ediliziaurbanistica.it