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La Conferenza delle Regioni ha espresso il proprio parere sullo schema del disegno di legge del governo in materia di contabilità ambientale e di gestione della costa mediterranea
Il Parere è condizionato dagli emendamenti presentati dal Governo
Le Regioni hanno espresso il loro parere favorevole sulla delega al Governo in materia di contabilità ambientale in sede di Conferenza Unificata che si è tenuta il 18 ottobre. Il Parere è però stato condizionato da alcuni emendamenti presentati dal Governo che hanno dato vita ad alcune modifiche.
Le Regioni hanno espresso parere favorevole anche sul Progetto di protocollo per la gestione integrata della zona costiera del Mediterraneo. Il Protocollo sarà sottoscritto a Madrid nel 2008. La gestione integrata delle zone costiere viene considerata uno strumento essenziale per la tutela e lo sviluppo di queste aree che costituiscono sistemi ambientali dall’ equilibrio delicato "sui quali – recita il documento ufficiale – le attività umane si contendono spazi vitali, entrando in conflitto tra loro e con le esigenze di tutela degli ambienti naturali e del paesaggio, con significative conseguenze sociali, economiche ed ecologiche." L’obiettivo da raggiungere è un approccio integrato e multisettoriale nella strategia di gestione integrate delle zone costiere, attraverso la definizione di un quadro comune di riferimento per l’intera regione Mediterranea. La garanzia dell’efficacia delle scelte adottate ad ogni livello decisionale, sia nazionale che territoriale, risiede infatti nella definizione di una strategia del Mediterraneo unitaria.
Le aree costiere risentono anche degli effetti di politiche che riguardano territori diversi, anche distanti dal mare: le politiche agricole, le politiche volte ad influenzare l’efficienza economica delle zone montane ovvero il sistema di gestione dei bacini imbriferi. Bisogna, infatti, prevedere un coordinamento tra la gestione delle zone costiere e la gestione dei bacini idrografici, dove i due ambiti sono interdipendenti. Occorre inoltre adottare un approccio geomorfologico ed ecosistemico, che tenga conto anche delle caratteristiche fisiche dell’area, delle pressioni su di essa esistenti, e delle naturali dinamiche evolutive.
Le attività marittime devono essere svolte in modo da garantire la conservazione degli ecosistemi costieri (in conformità con le norme, gli standards e le procedure delle pertinenti convenzioni internazionali) e tra esse è da annoverare anche l’attività di trasporto navale, poichè alcune regioni risentono delle conseguenze negative del rilascio di sostanze inquinanti, dovuti al trasporto navale esercitato in ambiti anche non nazionali.
Le Regioni, infine, sottolineano l’importanza di un coinvolgimento degli enti regionali nel processo di definizione della strategia nazionale per la gestione integrata delle zone costiere riconoscendo nella concertazione una scelta strategica che valorizza le esperienze e le conoscenze locali.
(fonte: http://www.regioni.it/)
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