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Le Regioni chiedono definizione di nuovo periodo transitorio per NTC
Conferenza Unificata il 29/11 per rendere concreta la proposta di sperimentazione del nuovo testo delle norme
Il Tavolo tecnico della Conferenza Unificata si riunirà il 29 novembre ed esaminerà il nuovo testo delle Norme Tecniche per le Costruzioni, approvato dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici il 27 luglio, testo che modifica il DM 14 settembre 2005, mai entrato pienamente in vigore.
In una nota il Presidente della Conferenza delle Regioni e Province Autonome ha inviato al Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie locali ribadisce la richiesta delle Regioni di prevedere un adeguato periodo transitorio durante il quale potrà essere consentita, in alternativa, l’applicazione della normativa precedente in materia. Contemporaneamente, le Regioni chiedono di garantire la conduzione di una sperimentazione delle nuove NTC rendendone obbligatoria l’applicazione per verifiche tecniche e interventi relativi a particolari tipologie di costruzioni. La Conferenza delle Regioni propone una norma di legge da approvare entro la fine dell’anno, che preveda e disciplini il periodo transitorio e la sperimentazione da effettuare (l’applicazione obbligatoria del DM 14 settembre 2005, prevista per il 23 aprile 2007, è stata prorogata al 31 dicembre 2007 dal decreto Milleproroghe – legge n. 17 del 26 febbraio 2007): questo consente alla Commissione di attuare una revisione organica e complessiva delle NTC.
La Commissione Infrastrutture, Mobilità e Governo del Territorio della Conferenza delle Regioni ha approvato alcune proposte per la corretta applicazione delle Norme Tecniche che potrebbero diventare emendamenti alla Finanziaria 2008.
La sentenza n. 182 del 5 maggio 2006 della Corte Costituzionale ha toccato una questione che sarà posta all’ordine del giorno il 29 novembre. Dichiarata l’illegittimità dei controlli a campione per le costruzioni realizzate nelle zone sismiche (in particolare l’articolo 105 della LR Toscana 1/05 che dichiara "non necessaria" l’autorizzazione della struttura regionale competente per l’inizio dei lavori. La Corte ha ravvisato in questa norma la violazione dell’art. 94 del Dpr 380/2001.
Le Regioni ribadiscono la propria disponibilità ad un confronto costruttivo con le amministrazioni centrali interessate, per definire la riformulazione degli articoli 94 e 104 del Dpr 380/2001, Testo Unico sull’Edilizia.
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