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Toscana: Piano energetico all’esame della Giunta regionale
Entro il 2020 aumenterà del 46% l’energia prodotta con fonti rinnovabili

La Giunta regionale ha avviato il confronto al tavolo di concertazione sulle linee del Piano energetico regionale 2007-2010, che contiene previsioni fino al 2020.
E’ pari a tre miliardi di euro la cifra che servirà per realizzare le previsioni, da qui a dodici anni, contenute nel Pier, con l’obiettivo di ridurre del 20% i consumi di energia, aumentare del 20% quella prodotta con fonti rinnovabili e ridurre del 20% le emissioni di gas serra in atmosfera.

“Sia chiaro – spiega il presidente della Regione, Claudio Martini – consumare di meno non vuol dire fermare lo sviluppo, ma perseguire una crescita sostenibile, puntando sull’efficienza, sulla riduzione degli sprechi e sull’aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili. Con questo Piano vogliamo dimostrare che si può risparmiare energia e inquinare meno, senza penalizzare l’espansione. E’ una sfida che possiamo e vogliamo vincere attraverso due strategie: compiere un salto tecnologico nella crescita dell’efficienza e nella riduzione degli sprechi; aumentare decisamente, cioè del 46%, le fonti rinnovabili, colmando un ritardo cronico del nostro Paese. Per questo chiediamo ad imprese, istituzioni e cittadini di impegnarsi per raggiungere questi obiettivi. Da parte nostra metteremo loro a disposizione strumenti e finanziamenti”.

E’ di 105 milioni di euro da qui al 2013 la quota di cofinanziamento regionale prevista dal Piano energetico. Tra gli altri strumenti previsti dal Pier figurano
l’obbligo, a partire dalla seconda metà del 2008, di installare pannelli solari sulle nuove abitazioni, con una crescita di oltre 12 volte rispetto all’attuale. E’ di oltre dieci volte l’incremento dell’eolico, di 50 volte quello del fotovoltaico, di 24 volte quello delle biomasse, del 28% quello della geotermia, del 31% quello dell’idroelettrico.

“Si tratta di un programma certamente ambizioso – aggiunge l’assessore all’energia, Annarita Bramerini – ma non di un libro dei sogni. Le nostre previsioni di basano su dati e studi accurati, sono in linea con gli obiettivi europei e con ciò che abbiamo affermato durante gli Stati generali della sostenibilità. Se riusciremo ad essere più efficienti, arriveremo nel 2020 a ridurre le emissioni di gas serra in atmosfera ogni anno di 7,2 milioni di tonnellate di anidride carbonica”.

Rispetto alle grandi scelte energetiche, la Regione è favorevole alla realizzazione, entro il 2010, di un solo rigassificatore a 22 chilometri dalla costa livornese (per differenziare le fonti di approvvigionamento e garantire più disponibilità di gas) a condizione che l’indagine sulla sicurezza dia un esito positivo, e alla riconversione a metano delle centrali Enel di Piombino e Livorno.

“Quanto all’arrivo a Piombino del metanodotto algerino Galsi – conclude il presidente Martini – previsto entro il 2012, chiediamo precise garanzie, cioè minori costi per gli utenti, un ruolo per le aziende toscane, oltre alla metanizzazione dell’Isola d’Elba”.

Per ridurre il costo dell’energia la Regione, oltre ad assicurare il coordinamento con Comuni e Province, favorirà l’aggregazione della domanda e dei gestori dell’energia, incentiverà imprese e famiglie che sceglieranno la strada delle energie rinnovabili, investirà nel settore, semplificherà le procedure burocratiche, favorirà la formazione degli operatori e dei tecnici, assicurerà maggiore informazione per i cittadini e le imprese, anche attraverso l’apertura di una rete di sportelli informativi.

fonte: www.primapagina.regione.toscana.it

 


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