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Basilicata: lettera di Mollica (Verdi) per tutela territorio regionale
Inviata al presidente della Giunta regionale e agli assessori alle Attività produttive e Ambiente

"Raccogliendo il senso degli interventi da Voi fatti in più occasioni rispetto alla tutela e valorizzazione dell’ambiente e del rilancio delle attività connesse a questa vorrei rappresentarvi una questione che potrebbe, al pari di quanto avvenuto in agro di Calvello (Pz) per una sorgente che avvierà un’attività di imbottigliamento di acque minerali, al di là delle dichiarazioni, far comprendere ai nostri cittadini lucani che la Regione ed i suoi amministratori tutelano l’ambiente, le attività economiche e i cittadini lucani tutti da eventuali soprusi che si tramuterebbero in danni irreversibili delle stesse attività”. E’ quanto affermato nella missiva dal consigliere Mollica".

"Il caso – continua Mollica – credo sia noto a tutti: in Val d’Agri, ed esattamente in località Barracelli di Marsicovetere, vi è l’azienda agrituristica biologica “Il Querceto” della signora Francesca Leggieri. Rientrando in Basilicata, la stessa, ha voluto investire nella propria terra di origine, valorizzando i propri territori attraverso l’insediamento di un’azienda agrituristica e puntando sulla bio-diversità che in quel sito esiste, investendo sul biologico".

"Nello stesso sito insistono emergenze storico-archeologiche di notevole valore, certificati anche da studi dell’università di Basilicata e la stessa zona è diventata di interesse da parte dell’Eni per un attraversamento con lavori e posa in opera di tubazioni per l’adduzione di petrolio versi il centro oli di Viaggiano. Esiste, altresi’, un contenzioso tra la proprietà e l’Eni per lo spostamento delle predette tubazioni per la realizzazione al di fuori dei terreni coltivati con specie agricole, pregiate e biologiche ed è stato notificato alla proprietà l’inizio dei lavori per il giorno 2 gennaio 2008”. Mollica sottolinea, anche, che “sarebbe possibile realizzare la condotta anche attraverso un altro tracciato per far si’ che l’azienda non sia costretta a chiudere".

"Con quanto innanzi detto si è illustrata la questione che oltre ad essere di notevole interesse della proprietà, rappresenterebbe un segnale forte per far capire che non si è totalmente subalterni ai grossi poteri economici, nel nome dei quali molte volte si è barattato il nostro territorio, l’ambiente e si è passati sulla testa della gente”.
Mollica chiede, quindi, che i responsabili regionali pongano freno all’ennesimo danno perpetrato dell’Eni al territorio regionale".

“Sono sicuro che da tutto ciò ne guadagnerà la Vostra, la nostra immagine e quella del popolo lucano. Salviamo il lavoro ed i sacrifici di un’imprenditrice che ha voluto scommettere sulla sua terra, che è anche la nostra".

fonte: http://www.basilicatanet.it/

 


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