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Regolamento appalti: in arrivo la registrazione
Il ministero delle Infrastrutture attende per la fine della settimana la registrazione della Corte dei Conti
E` in dirittura di arrivo la registrazione del regolamento generale del Codice dei contratti pubblici da parte della Corte dei conti, ma bisogna attendere altri sei mesi prima che il quadro normativo si possa ritenere completato.
Rimangono i problemi per alcune norme del Codice che entreranno in vigore dopo sei mesi dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Regolamento del Codice.
Si sa soltanto che il nuovo regolamento, che sostituirà il vigente dpr 554/99 (regolamento della abrogata legge Merloni), prenderà la data del 28 gennaio 2008.
A fine gennaio il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha firmato il regolamento di attuazione ed esecuzione del codice dei contratti pubblici relativi ai lavori, servizi e forniture, emanato a norma dell`articolo 5 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 e sue successive modifiche; qualche giorno dopo, invece, il corposo articolato è stato trasmesso alla Gazzetta Ufficiale e alla Corte dei conti per la registrazione del provvedimento. La magistratura contabile ha ricevuto il testo l’8 febbraio e da quel momento sono scattati i 30 giorni di tempo per decidere sulla registrazione. Se il termine sarà rispettato, entro la fine di questa settimana il verdetto dei giudici dovrebbe arrivare.
In passato la registrazione della Corte dei conti, per il Regolamento della legge Merloni, portò via più di 30 giorni e si concluse con poche norme non ammesse alla registrazione.
In ogni caso, alla Gazzetta Ufficiale è stato avviato il corposo lavoro sulle note al provvedimento che contiene numerosissimi rimandi sia al Codice sia ad altre disposizioni normative.
Prima che il dpr 28 gennaio 2008 entri in vigore, gli operatori del settore dovranno attendere molto tempo. Infatti, in base al Codice dei contratti pubblici, il regolamento entrerà in vigore sei mesi dopo la data di pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale.
Tempi lunghi, quindi, nonostante l’approvazione del testo sia avvenuta con un ritardo tutto sommato contenuto rispetto alle previsioni normative (invece che a luglio 2007, l`approvazione definitiva è avvenuta a dicembre 2007).
Il ritardo è stato comunque dovuto all`ulteriore modifica che e` stata apportata dal secondo decreto correttivo del Codice (il dlgs 113/07) che ha introdotto 46 modifiche all`originario decreto incidendo anche su materie rilevanti come la finanza di progetto, la procedura negoziata, il dialogo competitivo e l`appalto integrato. E proprio con riguardo al secondo correttivo e all`appalto integrato era sorta una delicata questione interpretativa derivante dal rinvio dell`entrata in vigore dell`articolo 53 del Codice (con la nuova disciplina dell`appalto di progettazione e costruzione) al momento dell`entrata in vigore del Regolamento. Il problema derivava dalla mancata riproduzione, nel secondo decreto correttivo, della disposizione che faceva salve le norme della legge Merloni (abrogata nella sua interezza dal Codice) per tutte le materie sospese (fra le quali vi era anche la disciplina dell`appalto integrato di cui all`articolo 53 del Codice). Dal momento che il secondo decreto correttivo ha ulteriormente differito l`art. 53 fino all`entrata in vigore del regolamento del Codice, le amministrazioni si sono trovate a non sapere piu` quali disposizioni applicare, in assenza della norma transitoria che consentiva in precedenza di applicare la legge 109/94. Al riguardo il ministero delle Infrastrutture, la presidenza del consiglio e poi l’Autorità ll.pp. hanno confermato che le nuove norme non sono attualmente applicabili e che occorre fare riferimento a quelle della 109/94.
Il varo del regolamento e la sua rapida entrata in vigore non mancheranno quindi di rendere piu` certo il quadro, ma gli operatori del settore si trovano a operare fra vecchi e nuove norme. Rimane poi da vedere quali saranno le mosse del nuovo governo, che nelle ultime settimane ha anche tentato un ultimo blitz, non riuscito, per varare un terzo correttivo del Codice. Inutile sottolineare come un`eventuale ulteriore correzione del Codice, nei prossimi mesi, potrebbe avere ulteriori pesanti conseguenze sul testo regolamentare, rendendolo non aggiornato e da rimodulare.
E pero` probabile che la scadenza della delega (al 31 luglio 2008) per eventuali ulteriori modifiche sul Codice salvera` il Regolamento da ulteriori necessarie modifiche.
fonte: www.italiaoggi.it
www.ediliziaurbanistica.it