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Sardegna: Unione dei Comuni del Logudoro per il Territorio
Beni e personale dell'ex Comunità montana del Monte Acuto: 23 le unioni di Comuni alle quali saranno trasferiti i fondi

Via libera dalla Regione all’Unione dei Comuni del Logudoro. Lo ha anticipato l’assessore regionale degli Enti Locali, Gian Valerio Sanna, nel corso di un incontro promosso dal comune di Ozieri, al quale hanno partecipato i rappresentanti dei Comuni di Ittireddu, Mores, Tula e Ardara.

Soltanto cinque delle otto amministrazioni comunali che formavano la Comunità montana del Monte Acuto si ritroveranno, almeno per ora, nel nuovo Ente al quale saranno assegnati i beni e il personale della disciolta Comunità montana.

Leonardo Ladu, sindaco di Ozieri, ha ricordato che le difficoltà sulla nascita della nuova Unione erano legate soprattutto alle modifiche degli assetti delle nuove Province. Ha poi sottolineato l’importanza strategica di unificare l’intero territorio: all’appello mancano due centri importanti come Pattada e Nughedu San Nicolò.

"Anche la Regione – ha sottolineato l’assessore Sanna – auspica che si possa ricompattare il territorio del Logudoro e rinnova l’invito ai due Comuni, che non si sono presentati all’incontro di Ozieri. Senza la certezza di queste due comunità, c’è il rischio di penalizzare l’Unione. Credo che sia arrivato il momento di far decollare questa nuova Unione. Pattada e Nughedu San Nicolò potrebbero farne parte anche successivamente. A fine mese la Giunta regionale chiuderà questa partita e delibererà anche l’assegnazione dei beni e del personale. Attualmente sono state istituite 23 Unioni dei Comuni, a loro saranno trasferiti i fondi regionali e nazionali. Sono complessivamente oltre 12 milioni di euro, che dovranno essere investiti per economizzare e migliorare i servizi sul territorio".

Così come hanno già fatto diverse Unioni, si stanno promuovendo in tutta la Sardegna nuove iniziative a carattere intercomunale. Si va dalla realizzazione e la gestione di strutture sportive ed industriali, alla creazione di comandi della polizia municipale. Sullo slittamento dei tempi individuati dalla legge 12, l’assessore Sanna ha ribadito che questi mesi sono stati utili e indispensabili.

"Il tempo trascorso non è andato perso inutilmente, ma è servito ad approfondire le problematiche e chiarire le complessità delle norme – ha sottolineato Sanna -. Le riforme hanno sempre necessità di tempi lunghi, ma entro il 2008 vorremmo avere il quadro completo delle Unioni, anche per poter definire le risorse. Ipotizzo un unico fondo, come quello degli Enti locali, che rappresenta una delle grandi riforme della Regione. Quello è stato l’avvio del vero federalismo e del rispetto dell’autonomia. Con il Fondo unico si avrà la certezza di predisporre una programmazione anche per il futuro".

fonte: www.regione.sardegna.it


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