La parola d’ordine per l’utilizzo dei fondi europei è competitività. "Abbiamo superato la logica della zonizzazione dell’obiettivo 2 – ha spiegato Burlando – il problema oggi non è più la coesione del territorio, ma la sua competitività attraverso le infrastrutture e le eccellenze". La Liguria, ha sottolineato ancora Burlando, è la prima regione a definire i progetti: "Siamo i primi ad arrivare e siamo pronti a definire con il partenariato i singoli interventi. Chi è pronto a ottobre può partire".

Gli investimenti, che in alcuni casi si sommeranno e andranno a interagire con gli stanziamenti dei fondi europei per lo sviluppo (Fesr) e per gli interventi sociali e formativi (Fse), sono suddivisi in alcune grandi linee di azione, tra le quali segnaliamo:

Riqualificazione urbana – I fondi Fas vengono destinati innanzitutto alla realizzazione di sei specifici programmi strategici territoriali, denominati Progetti Liguria, che riguardano la confluenza del Magra e del Vara, il tratto terminale dell’Entella, i parchi ferroviari di Ronco Scrivia e Busalla, la media val Polcevera, lo stabilimento Piaggio di Finale Ligure e la foce del torrente Nervia. Successivamente verranno individuati altri otto progetti dedicati agli agglomerati superiori ai diecimila abitanti, da selezionare attraverso un bando, e alla bonifica, riurbanizzazione e riconversione di alcune aree industriali a valenza strategica regionale.

Ambiente, turismo e cultura – I fondi Fas vengono destinati in prevalenza alla accelerazione di realizzazioni nel settore degli impianti di depurazione delle acque – considerati essenziali sia in termini di equilibrio ambientale, sia in ragione dei riflessi sulla balneabilità e sull’economia turistica – e alla realizzazione di alcuni siti per la raccolta differenziata dei rifiuti. Altri fondi Fas vengono destinati a un insieme di interventi organici sull’alta via dei monti liguri e nei parchi naturali collegati – considerati unitariamente ed indicati anche come azione cardine dell’intervento regionale – allo sviluppo del parco costiero del ponente ligure e alla costituzione della rete regionale delle piste ciclabili, alla funivia di collegamento fra la val di Vara ed il Parco Nazionale delle Cinque Terre e ad altri due impianti turistici a fune, nonché a un insieme organico di progetti di restauro, recupero e valorizzazione di beni culturali, in sintonia con l’analogo asse di intervento contemplato dal programma Fesr.

Infrastrutture di trasporto – Cofinanziamento del terzo lotto dell’Aurelia bis della Spezia, il cui progetto è approvato e verrà prossimamente appaltato dall’Anas, al completamento della tratta De Ferrari Brignole della linea metropolitana di Genova e alla costruzione del tunnel di collegamento fra la val Fontanabuona e Rapallo, essenziale per il rilancio dell’entroterra del Tigullio. Finanziati anche alcuni interventi di adeguamento di strade provinciali, localmente rilevanti. Viene avviato un programma per l’installazione di mezzi di trasporto sostenibile, alternativi alla costruzione di strade in aree delicate, mentre una quota limitata ma strategicamente rilevante viene dedicata alla progettazione di opere infrastrutturali, allo scopo di accelerare la predisposizione di un parco progetti di opere a carattere prioritario.

Vedi anche:
La Regione presenta in un convegno la programmazione 2007-2013: dai fondi europei un’occasione per una pianificazione strategica condivisa

Fondi aree sottoutilizzate – Programma attuativo regionale
Investimenti in milioni di euro sui progetti finanziati con i fondi Fas divisi per strategie e linee di azione.

Fonte: www.regione.liguria.it